Le acque si agitano violentemente in casa PD. Ci sono settori di poteri forti che han deciso di licenziare Renzi, anche perché quello che doveva fare lo ha fatto.
di Aldo Giannuli.
Le acque si agitano
violentemente in casa Pd e Speranza è arrivato a chiedere il congresso
straordinario. Lo so: la "sinistra" Pd ne ha dette tante, ritirandosi
ignominiosamente ogni volta, e non ha alcuna credibilità. Questa volta,
però c'è da capire chi è il regista che sta dietro le quinte.
Forse sto invecchiano,
ma sento un certo odore di "Conte Max", un uomo che ormai è ai margini,
ma che conosce il partito uomo per uomo, sa dove e come toccare per
spostare simpatie e fedeltà, che ha forti legami in Europa e nel mondo
finanziario.
Soprattutto un uomo con
la memoria di ferro e poco incline a perdonare le offese ricevute.
Certo, oggi non è in grado da solo di scalzare il fiorentino, ma non è
affatto detto che si stia muovendo la solo. In fondo ogni film ha un
regista, ma anche un produttore e qui potrebbero esserci diversi
produttori che mettono i capitali necessari a girare il film. Il punto è
questo: ormai è chiaro che ci sono settori di poteri forti che hanno
deciso di licenziare Renzi, anche perché quello che doveva fare lo ha
fatto (legge truffa per le elezioni, stupro della Costituzione, jobs
act, buona scuola ecc.) e, invece adesso si è messo in testa di mettersi
alla testa dell'onda populista per fondare il suo regime. E questo non
va bene......
Ma non ci si può
limitare a far cadere il suo governo magari con un voto sfavorevole in
Senato (ad esempio io non scommetterei sul fatto che il gruppo dei
senatori a vita, Monti e Napolitano in testa, voterebbero ancora la
fiducia al governo oggi): se Renzi resta segretario, dopo fa mancare i
voti per qualsiasi altro governo che non presieda lui e ci sono le
elezioni anticipate che potrebbe rivincere o che potrebbero segnare la
vittoria del M5s (orrore!!!). Dunque, dopo la caduta del governo Renzi
bisogna fare una cosa nuova: un bel governo tecnico che prepari le
elezioni con un quadro politico diverso.
Dunque, per ammazzare il
fiorentino bisogna prima togliergli la corazza, cioè, il posto di
segretario del Pd, mettendo al suo posto uno più malleabile e, per la
verità, Rossi, il presidente della regione Toscana, potrebbe essere
l'uomo giusto. Faccio notare che la stranissima autocandidatura di Rossi
è venuta fuori prima del voto di Verdini sulla legge sulle unioni
civili, dunque della richiesta di congresso straordinario di Speranza e
quando mancava un anno e mezzo al congresso ordinario. Difficile non
pensare ad un nesso fra l'uscita di Rossi e quella di Speranza, dunque
la questione delle stepchild adoption è solo un pretesto.
E' evidente che la
sinistra Pd, o almeno la parte che è manovrata dal regista occulto, sta
puntando su una sconfitta del Pd alle amministrative. La situazione è
questa: il Pd sta messo decisamente male a Napoli e Roma, dove rischia
di non arrivare al ballottaggio. Speranze migliori le ha a Bologna e,
soprattutto, Torino, dove però le cose non sono proprio scontatissime,
per cui è possibile che perda una delle due città. Ma decisiva è Milano.
Se Sala ce la fa, magari perdendo Napoli, Roma ed una delle due
indecise, il risultato sarebbe magro per Renzi, ma, tutto sommato,
accettabile. Il disastro sarebbe una sconfitta anche a Milano. E la cosa
non è impossibile: se Sala non ce la fa al primo turno, poi le cose si
mettono male al secondo che non è mai favorevole al Pd. L'Huffington
post dà notizia di feroci epurazioni dei candidati dalle sinistra nelle
liste per le amministrative, il che è solo l'anticipo di quello che
accadrà nella formazione delle liste alle politiche. Ragione di più per
rianimare l'esangue sinistra Pd che inizia a temere l'approssimarsi
delle elezioni politiche.
I tempi del 41% sono
decisamente lontani e Renzi lo sa, tanto è vero che lega l'asticella del
successo al referendum sulla riforma costituzionale e non alle
amministrative. Questo i suoi avversari lo sanno e sanno che quello è un
test più favorevole al fiorentino, per cui sanno di dover fare prima.
Insomma, per ora ci sarà il pressing, dopo, se alle amministrative c'è
la scivolata c'è l'assalto del congresso straordinario.
Che poi il piano dei nemici del fiorentino riesca è un altro paio di maniche: tutto da vedere. La partita è appena iniziata.-----------
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