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mercoledì 20 gennaio 2016

Mps cede 18% teorico. Sprofonda Mps Viola: “Fuga dei correntisti? Sì, ma contenuta”

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PS: Dal 18 maggio 2015 a oggi 20 gennaio 2016, la banca ha perso il 98,59% !  Eccola la banca di nano frottolo e della sua banda di tagliagole chiamata PD.! ...e adesso che l'ha "fatta fuori dal vaso" subirà lo stesso trattamento fatto al pregiudicato Silvio e al suo compagno di merende Tremonti nel 2011....! Siete pronti per un nuovo "governo tecnico" e per l'arrivo della Troika...? Mi raccomando, continuate a votarli neh...!!!!

umberto marabese
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Borsa, Piazza Affari ancora maglia nera d’Europa. Mps cede 18% teorico. L’ad: “Clienti stanno spostando risparmi”. Il numero uno dell'istituto senese, Fabrizio Viola, ha ammesso che è in corso un deflusso di depositi, ma "contenuto" e "inferiore a quello riscontrato nella precedente crisi". Riunione di Renzi con Padoan e i vertici di Bankitalia. Ghizzoni (Unicredit): "Nessuna sollecitazione dal governo a intervenire". I credit default swap, contratti di assicurazione dall'eventuale fallimento della banca, salgono a 450 punti. 

Non si arresta il crollo del Monte dei Paschi di Siena, che dopo le pessime sedute di lunedì e martedì è ancora maglia nera a Piazza Affari. E, insieme agli altri titoli bancari, trascina di nuovo in rosso il listino milanese in una giornata di debolezza per tutte le principali piazze europee. Rocca Salimbeni da inizio anno ha più che dimezzato il proprio valore, lasciando sul terreno il 54,7%, e mercoledì l’amministratore delegato Fabrizio Viola, nel tentare di rassicurare il mercato, ha anche ammesso che è in corso una fuga dei depositi, anche se “contenuta”....

A far recuperare terreno alle banche italiane non sono bastate le rassicurazioni della Bce, che ha gettato acqua sul fuoco acceso dallanotizia degli esami avviati sulla consistenza e la gestione dellesofferenze di alcuni istituti. Pesano anche mercoledì le tensioni tra Palazzo Chigi e la Commissione Ue, che salgono di tono con l’attacco del commissario agli Affari economici Pierre Moscovici. Lo scontro con l’Europa, con al centro il giudizio suiconti pubblici italiani atteso la prossima primavera, influenza inevitabilmente il comparto bancario: il governo Renzi ha infatti bisogno del via libera di Bruxelles per varare la bad bank che dovrebbe aiutare le banche a sgravarsi di una parte dei 350 miliardi di crediti deteriorati che hanno in pancia.
In mattinata il presidente del Consiglio ha incontrato insieme al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e il direttore generale Salvatore Rossi per discutere delle “recenti turbolenze finanziarie”. Fonti di governo riferiscono che c’è “consapevolezza della complessità della situazione, anche alla luce degli eventi internazionali”, ma anche “convinzione che le misure passate e future del legislatore aiuteranno alcune banche italiane nel processo di aggregazione quanto mai necessario e aiuteranno gli intermediari finanziari nella gestione più rapida ed adeguata dei crediti in sofferenza”.
I titoli più nel mirino restano quelli di Rocca Salimbeni, che da inizio anno la banca ha più che dimezzato il proprio valore,lasciando sul terreno il 54,7%. In apertura segnava -8,47%, poi è stato subito sospeso dalle contrattazioni ed è rimasto a lungo in asta di volatilità arrivando a perdere un teorico 18%, a 0,5 euro, nonostante sia stato prorogato il divieto di vendite allo scoperto. L’amministratore delegato Fabrizio Viola in mattinata ha dichiarato che l’andamento del titolo in questi giorni “non ha riscontro nei fondamentali della banca” di cui è azionista anche il Tesoro. Che però come è noto è zavorrata da 45 miliardi di sofferenze lorde. Viola in una nota ammette che “ovviamente i clienti che oggi si rivolgono alle nostre filiali sono preoccupati per tutte le cose che si leggono” e che è in corso una fuga dei depositi, anche se “contenuta”: “Al momento la dimensione della raccolta di quei clienti che hanno deciso di spostare parte dei loro risparmi è contenuta e comunque inferiore a quella riscontrata nella precedente crisi che la banca ha vissuto nel febbraio 2013 che è stata brillantemente superata. Per questo motivo, anche alla luce dei fondamentali decisamente migliori oggi rispetto a due anni fa, sono convinto che la banca saprà superare, come accaduto nel passato, anche questa fase non facile”.
I bond subordinati della banca, che potrebbero essere azzerati in caso di fallimento gestito con la nuova procedura del bail in, stanno perdendo terreno, mentre i credit default swap, in pratica contratti di assicurazione contro il rischio di fallimento, hanno registrato negli ultimi giorni un’impennata arrivando a 450 punti contro, per esempio, i 100 di Intesa Sanpaolo. Sullo sfondo il timore del bail-in che scatterebbe in caso di un vero e proprio fallimento, coinvolgendo potenzialmente, oltre agli azionisti, anche gli obbligazionisti subordinati. Il consigliere delegato di Intesa Carlo Messina, in un’intervista con Bloomberg Tv ha tenuto a precisare che “Intesa Sanpaolo è impegnata a creare valore per gli azionisti” e non c’è “assolutamente nessuna pressione dal governo” per un’acquisizione dell’istituto di credito senese. Precisazione simile da Poste Italiane che smentisce un suo “coinvolgimento” in operazioni di salvataggio di istituti bancari.
In caduta libera anche Carige, che lascia sul terreno oltre il 10%, e ilBanco popolare. Deboli tutti i bancari, nonostante il governatore della banca centrale austriaca e esponente della Bce Ewald Nowotny alla domanda se ci sia “un caso Italia in Europa” abbia risposto “No, credo che questa sarebbe del tutto in esagerazione: c’è una discussione su alcune banche italiane ma nel complesso anche per l’Italia vediamo un andamento positivo e nessun segnale di crisi”. Un tentativo di calmare le acque dopo la conferma che Francoforte ha avviato un’attività di ricognizione sui loro crediti deteriorati.
Negative anche tutte le altre principali piazze europee, da Parigi a Francoforte, su cui gravano soprattutto il cattivo andamento delleborse asiatiche (Tokyo ha chiuso a -3,7% e Shanghai -1,02%) e il prezzo del petrolio che non smette di calare: il Wti è ormai sotto i 28 dollari al barile e il Brent poco sopra. L’Agenzia internazionale dell’energia ha lanciato un allarme, spiegando che con il ritorno sul mercato dell’oro nero dell’Iran il mondo rischia di “affogare nel petrolio” e il barile potrebbe scendere ancora.------------------

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