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giovedì 5 novembre 2015

Pepe Escobar - Il Califfo alle porte di Vienna

Un simulacro del Califfo ha indotto un capannello di potenti del mondo, di meno potenti e di galoppini a riunirsi a Vienna per discutere una strategia per sconfiggere.
di Pepe Escobar.
Tradotto da ComeDonChisciotte.org

La storia ha la buffa abitudine di ripetersi come in una farsa surrealista. È di nuovo il 1683, con l'Impero Ottomano che si distende fino a Vienna per farsi sconfiggere dagli "infedeli" proprio all'ultimo secondo?
No, è il 2015 e un simulacro del Califfo - Ibrahim, alias Abu Bakr al-Baghdadi - ha indotto un capannello di potenti del mondo, di meno potenti e di galoppini a riunirsi a Vienna per discutere una strategia per sconfiggerlo.

Uomini della Westfalia, abbiamo un problema. Nulla di ciò ha senso se l'Iran non siede al tavolo a discutere circa la soluzione della tragedia siriana. Mosca sapeva tutto sin dall'inizio. Washington - controvoglia - ha dovuto ammettere l'ovvio. Ma il problema non è mai stato l'Iran. Il problema è la matrice ideologica degli sgherri che incancreniscono in Califfi: l'Arabia Saudita.

Ritorniamo - inevitabilmente - al surreale. Il Ministro degli Esteri saudita Adel al-Jubeir ha affermato: "il punto di vista dei nostri partner era che dovremmo testare le intenzioni degli Iraniani e dei Russi per arrivare ad una soluzione politica per la Siria, come tutti preferiamo".
Traduzione: "i nostri partner" significa "la voce del padrone", Washington e la fabbrica di greggio dedita alla decapitazione non "preferisce" una soluzione politica, vuole un cambio di regime e un satrapo della Casa di Saud....continua a leggere...

http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=124594&typeb=0&il-califfo-alle-porte-di-vienna

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