Sarebbero gli Stati Uniti a finanziare il traffico di migranti africani dalla Libia verso l’Italia.
Lo afferma l'austriaco InfoDirekt, che dice di averlo appreso da un rapporto interno dello 'Österreichischen Abwehramts' (i servizi d'intelligence militari di Vienna): ed InfoDirekt è un periodico notoriamente vicino alle forze armate.
l titolo dice: "Un Insider: gli Stati Uniti pagano i trafficanti (di immigrati) in Europa". Il testo non dice molto di più. Dice che i servizi austriaci valutano il costo per ogni persona che arriva in Europa molto più dei 3 mila dollari o euro di cui parlano i media.
Da parte dei servizi, "Si è intuito che organizzazioni provenienti dagli Stati Uniti hanno creato un modello di co-finanziamento e contribuiscono a gran parte dei costi dei trafficanti". Sarebbero "le stesse organizzazioni che, con il loro lavoro incendiario, hanno gettato nel caos l'Ucraina un anno fa". Chiara allusione alle "organizzazioni non governative" americane, cosiddette "umanitarie" e per i "diritti civili", bracci del Dipartimento di Stato o di Georges Soros.
L'articolo termina con un appello "a giornalisti, funzionari di polizia e di intelligence" perché "partecipino attivamente nella ricerca di dati a sostegno delle accuse qui espresse. L'attuale situazione è estremamente pericolosa e il lavoro informativo può prevenire l'intensificarsi della crisi".
"Il principio di questa dottrina strategica può essere così riassunto: il modo più semplice per saccheggiare le risorse naturali di un Paese sul lungo periodo non è occuparlo, ma distruggere lo Stato. Senza Stato, niente esercito. Senza esercito nemico, nessun rischio di sconfitta. Da quel momento, l'obiettivo strategico delle forze armate USA e dell'alleanza che esse guidano, la NATO, consiste esclusivamente nel distruggere Stati. Ciò che accade alle popolazioni coinvolte non è un problema di Washington".
"Le migrazioni nel Mediterraneo, che per il momento sono soltanto un problema umanitario (200.000 persone nel 2014), continueranno a crescere fino a divenire un grave problema economico. Le recenti decisioni della UE (…) non serviranno a bloccare le migrazioni, ma a giustificare nuove operazioni militari per mantenere il caos in Libia (e non per risolverlo)".
È proprio così: la strategia americana sembra effettivamente quella di trascinare gli europei in avventure militari in Libia come in Siria e in Ucraina; una volta impantanati fino al collo in quelle paludi del caos, per cui non abbiamo alcuna preparazione militare, dovremo implorare l'aiuto della sola superpotenza rimasta, a cui ci legheremo più che mai perché "ci difende dal caos".
Una sola ultima considerazione: la sinistra dell'accoglienza, come sempre la sinistra, "fà l'interesse del grande capitale, a volte perfino senza saperlo": Ad essa s'è aggiunta, con Bergoglio, la Chiesa di Galantino.
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