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venerdì 10 luglio 2015

RenziPd, la guerra a Enrico LettaPd era pianificata da tempo


PS: Per me "nessuno è colpevole fino a che non è definitivamente condannato"...quindi...ho il DucettoRenziPd e il suo "cerchio magico" escono allo scoperto e spiegano perchè   "non è vero"...oppure, qualcuno deve dimettersi...!
umberto marabese
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In una telefonata a un generale della Guardia di finanza, Renzi svelò la strategia per andare a Palazzo Chigi, offrendo il Quirinale all'ex premier.
L'epilogo lo conosciamo tutti: Enrico Letta porge la campanellina a Renzi, per il passaggio di consegne, e senza neanche guardare in faccia il suo successore né accennare un sorriso alza i tacchi e se ne va.
Ventidue febbraio 2014, inizia l'era Renzi a Palazzo Chigi. Nelle ultime settimane il segretario del Pd aveva più di una volta rassicurato il capo del governo Letta, fino alla frase scritta su Twitter il 17 gennaio 2014: "Enrico, stai sereno". Evidentemente, però, il suo disegno era ben diverso e, dopo aver preso in mano il partito, il suo (vero) obiettivo era andare al governo. Ora, da una telefonata intercettata nell'ambito di un'inchiesta sulla Cpl Concordia, si scoprono alcuni retroscena davvero interessanti. Pubblicata dalFatto quotidiano, l'intercettazione riguarda una telefonata tra Renzi e il comandante interregionale della Guardia di Finanza, Michele Adinolfi, avvenuta l'11 gennaio 2014. Manca meno di un mese alla fine del governo Letta e il segretario del Pd sta muovendo le sue pedine. La telefonata viene intercettata perché all'epoca Adinolfi è indagato per una sospetta fuga di notizie (poi verrà archiviato). Dopo un prim scambio di convenevoli e gli auguri che il generale fa a Renzi per i suoi 39 anni, il leader del Pd annuncia al suo interlocutore che, da lì a poco, ci sarebbe stato un "rimpastone" di governo. Insomma, un grosso cambiamento.....

Renzi anticipa al generale che "lui è proprio incapace". Ma chi è lui? "Il nostro amico", chiarisce Renzi. E si capisce che l'incapace è il capo del governo. La strategia che Renzi ha in mente è una staffetta (che fa tornare alla memoria la prima Repubblica). Sì, insomma, un passaggio di consegne, con Renzi che va a guidare il governo e Letta che, come "risarcimento" per il passo indietro, viene eletto Presidente della Repubblica nel 2017 (prima non sarebbe possibile per ragioni anagrafiche), visto che Letta è nato nel 1966). Letta dovrebbe quindi aspettare tre anni per arrivare alla fatidica soglia dei 50 che gli permetterebbe di salire al Colle. Ma lui evidentemente non si fida, o comunque considera troppo distante quell'opportunità. E, particolare non secondario, Giorgio Napolitano è contrario.
Dalla telefonata Renzi-Adinolfi emerge il giudizio assai negativo che il politico fiorentino riserva nei confronti del premier: "Lui non è capace, non è cattivo, non è proprio capace. E quindi... però l'alternativa è governarlo da fuori". Il problema, nel disegno escogitato da Renzi, è che ci sono due variabili non proprio governabili: la prima è l'inquilino del Colle, non disposto ad arrivare fino al 2016. E a quanto pare l'ha già fatto sapere a Renzi.
Se Napolitano è fermamente contrario all'idea renziana, Berlusconi sembra essere invece favorevole a un cambio della guardia. Da lì a poco verrà annunciato il Patto del Nazareno (18 gennaio), che prevede un accordo tra Pd e Forza Italia per fare le riforme. C'è però un ostacolo: "Il numero uno (Letta, ndr) ce l'ha a morte con Berlusconi per cui... e Berlusconi invece sarebbe più sensibile a fare un ragionamento diverso...". Insomma, l'aria sta cambiando e si aprono nuovi scenari.-------------

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