I relatori Pd al Ddl concorrenza propongono che i nuovi parametri, molto più favorevoli per le compagnie e penalizzanti per le vittime di incidenti stradali, entrino in vigore con effetto retroattivo. Cioè siano applicati anche alle richieste di risarcimento già presentate. Eppure la lobby delle assicurazioni non è del tutto soddisfatta: vuole che Palazzo Chigi stringa i tempi di approvazione. I rilievi della commissione Giustizia alle norme del Ddl concorrenza sulla Rc auto non sono serviti a nulla. Dieci giorni fa l’organo della Camera aveva segnalato al governo la necessità di stralciare l’articolo sulla nuova disciplina del danno non patrimoniale riconosciuto a chi è vittima di un incidente. Che, per come è congegnata, aprirebbe la strada a un corposo taglio dei risarcimenti a tutto vantaggio delle compagnie di assicurazione. Ma i relatori del provvedimento Andrea Martella e Silvia Fregolent, vicepresidenti del gruppo Pd a Montecitorio, sono andati dritti per la loro strada. Lunedì, infatti, hanno presentato alle commissioni Finanze e Attività produttive un emendamento che secondo l’avvocato Marco Bona, esperto di responsabilità civile e risarcimento danni, non solo “conferma la volontà governativa di ridurre drasticamente i risarcimenti”, ma come aggravante prevede pure che i nuovi criteri valgano con effetto retroattivo.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/22/rc-auto-spunta-lemendamento-per-tagliare-gli-indennizzi-retroattivamente/1894763/
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/22/rc-auto-le-assicurazioni-incassano-sempre-piu-utili-ma-pagheranno-sempre-meno-risarcimenti/1894622/
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Avete presente la frase-tormentone pronunciata a ogni piè sospinto da Salvo Lima in “La mafia uccide solo d’estate”? “La Sicilia ha bisogno dell’Europa, l’Europa ha bisogno della Sicilia”. Ecco, fatte le dovute distinzioni di contesto e di persona, c’è una frase che ricorre da mesi e anni nelle cronache economiche: “La miglior tutela del consumatore è la concorrenza e la miglior politica industriale è l’estensione della concorrenza”. A pronunciarla invariabilmente in ogni contesto pubblico è il direttore generale della Banca d’Italia, nonché presidente dell’Ivass, Salvatore Rossi, uno che di concorrenza se ne intende occupandosi di due dei mercati italiani strutturalmente meno concorrenziali: banche e assicurazioni appunto. In particolare queste ultime, come risulta dagli stessi dati Ivass, sono le più care d’Europa (e anche tra le meno efficienti, anche a causa del fatto che oltre il 70% del mercato è fatto dai primi cinque gruppi). La scusa per giustificare tariffe stratosferiche è sempre la stessa: in Italia le truffe alle assicurazioni hanno un’incidenza senza termini di paragone nel resto d’Europa ed è quindi inevitabile che i premi assicurativi siano più alti. Se volete pagare premi più bassi occorre dunque tagliare coperture erisarcimenti e aumentare le franchigie....continua a leggere...
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