<<Gli ultimi rilevamenti danno il no al referendum intorno al 43%. L'alta percentuale di indecisi rende impossibile una previsione. Chiara invece la maggioranza per la permanenza del Paese nell'Eurozona: 74%. Per il premier greco accordo possibile "in 48 ore" dopo il voto, ma il presidente della commissione Ue fa pressioni per il 'sì' e Dijsselbloem smentisce Varoufakis: "Non c'è intesa già pronta". Intanto i controlli al movimento dei capitali iniziano a rendere difficile reperire farmaci e cibo nelle Cicladi.>>
...... Il referendum sul programma di aiuti proposto dai creditori è costituzionale e quindi si farà. Il Consiglio di Stato boccia il ricorso contro il quesito e cade così anche uno degli ultimi ostacoli sulla strada della consultazione popolare in Grecia: domenica 5 luglio gli elettori potranno esprimersi a favore o contro il piano. Mentre la tensione sul fronte Atene-Bruxelles sale, le banche greche hanno fatto sapere di avere la disponibilità di un miliardo di euro fino a lunedì. Poi, in base al risultato del voto, sarà la Bce a decidere come comportarsi......
........Il leader greco poi attacca il Fondo monetario internazionale: “Ora l’Fmi afferma che il debito greco può essere sostenibile solo con un taglio del 30 per cento e un periodo di grazia di 20 anni”. Ma questo rapporto, diffuso nelle scorse ore, “non è mai stato condiviso con le istituzioni nei cinque mesi in cui abbiamo negoziato”....
Continua e leggi l'intero articolo:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/03/crisi-grecia-juncker-se-vince-no-atene-piu-debole-tsipras-al-voto-tranquilli-banche-1-miliardo-cassa/1838538/
Nessun commento:
Posta un commento