Il premier ellenico, andando a Bruxelles per l'incontro con il presidente della Bce Mario Draghi, la numero uno del Fondo monetario Christine Lagarde e il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, ha accusato le istituzioni di avere "uno strano atteggiamento". E ha avanzato il sospetto che siano "al servizio di interessi specifici". Nel giorno dell’ennesimo vertice per tentare di arrivare a capo alla crisi greca, il premier Alexis Tsipras ha lasciato Atene alla volta di Bruxelles accusando i creditori di “non aver accettato le proposte” del suo governo per sbloccare l’ultima tranche di aiuti e “non volere l’accordo”. Sul suo account Twitter il premier ellenico ha scritto che “l’insistenza di alcune istituzioni nel non accettare misure compensative non si è mai verificata prima. Né in Irlanda né in Portogallo, in nessun posto”. “Questo atteggiamento”, continua il tweet, “può solo significare due cose: o non vogliono l’accordo o sono al servizio di interessi specifici in Grecia”. Il ministro del Lavoro Panos Skurletis ha poi detto che l’insistenza del Fondo monetario internazionale perché siano tagliate tutte le pensioni “rende l’accordo politicamente problematico”.
L’attacco alla ex troika va letto anche alla luce delle critiche interne al piano presentato da Tsipras ai creditori, che prevede una rimodulazione dell’Iva, un aumento delle tasse per i cittadini con redditi relativamente alti, una nuova imposta per le aziende con oltre 500mila euro di utili ma anche un graduale stop ai prepensionamenti e un innalzamento dell’età di uscita dal lavoro. L’ala sinistra di Syriza ha escluso di poter dare il proprio ok a queste misure, definite “estreme e antisociali”....
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/24/grecia-tsipras-creditori-non-hanno-accettato-proposte-non-vogliono-intesa/1810395/
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