PS: Perchè non "cambiare" anche ...FI, NcD, FdI, SEL, PdCI, Verdi, Radicali, M5S, Lega Nord...e mettere solo Pd..con un solo Segretario(lui , naturalmente) per tutti...miserabile dittatore da quattro soldi bucati...e voi, continuate a votarlo!
umberto marabese
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Le parole del premier: "Bisognerebbe cambiare la sigla al partito in Europa, sostituendo l'aggettivo". L'idea di stringere sempre di più i legami con Washington anche in vista della candidatura di Hillary Clinton.
WASHINGTON - Da socialisti a democratici. Una rottamazione delle vecchie socialdemocrazie, ecco il sogno nel cassetto di Renzi. E se i nomi, come insegnava Giustiniano, devono corrispondere alle cose, per il premier italiano anche il Partito socialista europeo un giorno dovrebbe cambiare sigla alla ditta. Assumendo l'aggettivo "democratico " al posto di "socialista".
Il progetto renziano è uno di quelli a lunga gittata, destinando peraltro a scontrarsi con storie lunghe e onuste di gloria come quelle dei socialdemocratici tedeschi o dei socialisti francesi. Ma Renzi ha intenzione di gettare il sasso nello stagno. Anzi, l'ha già iniziato a fare venerdì alla Casa Bianca, parlando con il leader che ritiene politicamente molto più affine rispetto ai cugini socialisti europei: Barack Obama. "Un giorno - ha confessato Renzi a Obama - mi piacerebbe chiamare il nostro partito, i socialisti europei, partito democratico".
Ora l'idea di una trasposizione europea dell'esperienza italiana non è per la verità nuovissima. Anzi, una parte non irrilevante delle lacerazioni all'interno del vecchio Ulivo aveva proprio l'approdo europeo come terreno di battaglia. "Non moriremo socialisti". "Il partito socialista è la nostra casa". Contrapposizioni che oggi sembrano provenire dal Pleistocene, come le ossa di Pterodattilo, ma un tempo tra Ds e Margherita si litigava anche su questo, sull'adesione o meno all'Internazionale socialista o al Pse
umberto marabese
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Le parole del premier: "Bisognerebbe cambiare la sigla al partito in Europa, sostituendo l'aggettivo". L'idea di stringere sempre di più i legami con Washington anche in vista della candidatura di Hillary Clinton.
WASHINGTON - Da socialisti a democratici. Una rottamazione delle vecchie socialdemocrazie, ecco il sogno nel cassetto di Renzi. E se i nomi, come insegnava Giustiniano, devono corrispondere alle cose, per il premier italiano anche il Partito socialista europeo un giorno dovrebbe cambiare sigla alla ditta. Assumendo l'aggettivo "democratico " al posto di "socialista".
Il progetto renziano è uno di quelli a lunga gittata, destinando peraltro a scontrarsi con storie lunghe e onuste di gloria come quelle dei socialdemocratici tedeschi o dei socialisti francesi. Ma Renzi ha intenzione di gettare il sasso nello stagno. Anzi, l'ha già iniziato a fare venerdì alla Casa Bianca, parlando con il leader che ritiene politicamente molto più affine rispetto ai cugini socialisti europei: Barack Obama. "Un giorno - ha confessato Renzi a Obama - mi piacerebbe chiamare il nostro partito, i socialisti europei, partito democratico".
Ora l'idea di una trasposizione europea dell'esperienza italiana non è per la verità nuovissima. Anzi, una parte non irrilevante delle lacerazioni all'interno del vecchio Ulivo aveva proprio l'approdo europeo come terreno di battaglia. "Non moriremo socialisti". "Il partito socialista è la nostra casa". Contrapposizioni che oggi sembrano provenire dal Pleistocene, come le ossa di Pterodattilo, ma un tempo tra Ds e Margherita si litigava anche su questo, sull'adesione o meno all'Internazionale socialista o al Pse
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