Un piccolo esercito di candidati per un consiglio d'amministrazione nelle società partecipate del Comune di Torino. Cognomi celebri, rampolli di consiglieri, funzionari di partito. Ma la selezione si fa nelle segrete stanze di Palazzo Civico. Tutti i nomi
Di nome fa Ilaria, di cognome Carbonero, sogno nel cassetto: far parte del cda di una partecipata pubblica. Ma sarà mica parente del consigliere leghista Roberto Carbonero, che siede nell’aula dell’amministrazione che dovrebbe designarla? La risposta è ovviamente sì, anzi è proprio la figlia: classe 1994, candidata per un posto nei board di Soris, 5T, Farmacie, Fondazione XX marzo, Afc e Tne. Insomma, una tuttologa che a soli 20 anni può occuparsi indifferentemente di riscossioni e trasporti, cimiteri e incubatori d’impresa (appena avrà imparato la sua data di nascita, visto che nel curriculum riporta di essere venuta al mondo il 9 febbraio 2015, praticamente ieri!). Sembra uno di quei casi di cui in questi anni si è occupata la Commissione Controllo di Gestione di cui proprio Carbonero (padre) è presidente. Nessun conflitto d’interesse? Probabilmente solo perché la ragazza non ha alcuna possibilità di uscire.
Ma il nome dell’illustre rampolla è solo uno nell’esercito di candidati pubblicati sul sito della Città. Tra gli altri spicca anche quello di Antonella Musy (Soris, Torino Wireless, 5T e Farmacie), sorella del compianto Alberto Musy, tra coloro che lavorarono al nuovo regolamento nomine, introducendo tra le altre novità la lettera di referenze, sul modello anglosassone, mentre si deve all’allora capogruppo Pd Stefano Lo Russo la pubblicazione online di tutti i candidati in un esercizio di trasparenza che finora ha pochi eguali tra le pubbliche amministrazioni......
Ad aver posto la firma autentica sulla propria candidatura c’è poi una nota funzionaria del Pd torinese, Tina Pepe, responsabile tesseramento della Federazione provinciale, candidata per un posto in Soris, 5T, Farmacie e Afc. Tra gli altri dem in corsa spiccano Roberto Gentile, braccio destro del capogruppo in Sala Rossa Michele Paolino e organizzatore dell’ultima festa dell’Unità, la renziana Filo Pucci, l’ex consigliere comunale di Grugliasco Mario Alfiero, il presidente del circolo di San Salvario Guido Gozzi (area Lo Russo), l’ex veltroniano Gigi Brossa, l'avvocato Alfredo Caviglione, patrocinante in Cassazione, legale dell’ex sindaco di Settimo Torinese Aldo Corgiat e infine Francesco Repice, figlio dell’ex segretario generale di Palazzo Civico Adolfo Repice, condannato per turbativa d’asta quando era commissario dell’Opera Pia Lotteri. Uomini di partito più che professionisti della funzione pubblica, ma tant’è.
Tra i candidati cosiddetti “di area” si annoverano Basilio Barbieri, presidente dell’associazione residenti del Quadrilatero romano, pare legato politicamente all’assessore al Commercio Domenico Mangone, c’è poi Davide Eboli, sindaco di Ceres, figlio dell’ex primo cittadino Sergio, collettore di preferenze “democristiane” in val di Lanzo, oggi, si vocifera, molto amico del segretario Pd Davide Gariglio. Tra gli illustri “ex” si annoverano Luigi Pinchiaroglio, ex segretario del circolo Pd di Pinerolo eGiuseppe Stramandinoli, già primo cittadino a Beinasco negli anni Novanta. InfineGiorgio Zimbaro, era candidato in Consiglio comunale nella lista Pd, ma prese poche centinaia di voti, mancando abbondantemente l’elezione.
Anche nel centrodestra non mancano alcuni volti noti del sottobosco politico subalpino. Per un posto in Afc ecco Luigi Piccolo, già membro del board di Atc ed ex consigliere comunale per i Pensionati. C’è poi Luca Piovano, un tempo vicino all’ex enfant prodige del centrodestra torinese Michele Coppola, già presidente della Circoscrizione I, consigliere d’amministrazione in Soris e membro del collegio sindacale di Finpiemonte. Dall’ex Alleanza nazionale , invece, sbuca Alessandro Rossi, fino a qualche anno fa nel cda di Amiat e, infine, Mario Cifarelli, consigliere comunale a Torino dal 1997 al 2001 con Forza Italia, poi trasmigrato nei Moderati.
Molti di questi sono candidati a tutto, sparano nel mucchio sperando che in sede di trattativa politica possa essere pescato il loro nome, anche se le possibilità risulterebbero piuttosto scarse. Poi ci sono quelli che vanno a colpo sicuro: puntano laddove hanno serie speranze di poter uscire e in questo campo spiccano i nomi di Roberto Forte, Sel, uomo vicino al capogruppo Michele Curto, molto probabilmente confermato nel ruolo di presidente. Alla Fondazione XX marzo c’è la candidatura di Paola Virano, direttore del settore Urbanistica, sulla quale la Città punterà nuovamente per il posto che le spetta nel cda, così come sarà riconfermato nell’incarico di amministratore delegato di Tne l’imprenditoreDavide Canavesio, il quale si starebbe spendendo non poco per garantire anche la riconferma del presidente Stefano Tizzani, nominato dalla precedente giunta regionale e legato alla corrente di Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino in Forza Italia. Calcio in culo bipartisan. Infine, per un posto in Soris, spicca la candidatura dell’ex consigliere regionale dell’Udc Alberto Goffi, noto per le sue battaglie contro Equitalia, almeno sa di che si tratta. Proprio Soris risulta al momento una delle partite più interessanti di cui, pare, si stia occupando in prima persona l'assessore al Bilancio Gianguido Passoni. In Afc, "territorio" di Lo Russo, potrebbe essere riconfermanto il presidente Gilberto Giuffrida, non gli altri due membri del cda, giacché la legge non consente più la nomina di dipendenti pubblici per quel tipo di società.
Nessun commento:
Posta un commento