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venerdì 6 febbraio 2015

Il primo libro-gioco pensato per sostenere, attraverso il gioco e la lettura di gruppo, la socializzazione tra ragazzi e ragazze e l’inclusione scolastica.

Il primo libro-gioco pensato per sostenere, attraverso il gioco e la lettura di gruppo, la socializzazione tra  ragazzi e ragazze e l’inclusione scolastica.
Chi fosse interessato ad averlo può richiederlo alla Associazione Terra Comune sottoscrivendo almeno 15 euro. Il libro verrà spedito  insieme alle brochure dei nostri primi progetti sociali rivolti a famiglie con ragazzi in difficoltà, la sottoscrizione verrà utilizzata per finanziare i nostri progetti.
Abbiamo già pronti altri due libri-gioco che serviranno i nostri laboratori di lettura e gioco sono: il seguito del primo fantasy dal titolo Passaggio nel tempo e il primo libro-gioco della serie  “horror”, La reliquia maledetta.
Passaggio nelle terre selvagge nasce in modo piuttosto casuale o perlomeno non intenzionale come strumento di accompagnamento, anche psicologico,  rivolto ad adolescenti con deficit intellettivo, nel complicato momento del passaggio dalla adolescenza alla fase del “giovane adulto”.
Abbiamo pensato a qualcosa che potesse coinvolgerli e che fosse nello stesso tempo, adeguato alle loro caratteristiche e difficoltà: per appassionarli dovevamo riuscire a individuare un impianto che loro potessero comprendere sia a livello cognitivo sia emotivo. Questo dispositivo, inoltre, doveva avere un valore simbolico, nel rappresentare i vissuti, le emozioni che il ragazzo adolescente vive nel momento del passaggio alla fase successiva del giovane adulto, permettendo di viverle indirettamente.
I punti fermi del libro-gioco dovevano essere tre: la storia- ci doveva essere un racconto che qualcuno legge ad altri- il gioco: doveva permettere ai ragazzi di giocare e divertirsi- la dimensione gruppale: questa esperienza doveva essere fatta in gruppo.
Così  è nato un racconto fantasy suggestivo e coinvolgente che pensiamo sia adeguato sia ai ragazzi “speciali” ma sicuramente buono anche per qualsiasi giovane o adulto ancora giovane dentro che hanno voglia di vivere l’avventura nelle Terre Selvagge.
Come si usa il libro gioco:....
La storia può essere letta e giocata sia da soli che in gruppo.
Nel caso in cui il libro venga giocato in gruppo occorre considerare alcune regole: alcune  parti evidenziate sono utilizzate da chi conduce il gioco, la Fata o il Druido che rappresentano i master.
Ogni personaggio, il libro ne propone alcuni (Fata/Druido/ Sacerdotessa, Guerriero/a, Nano/a, Mago/a, Scassinatore/trice, Centauro/a) ma il lettore è libero di deciderne altri, possiede dei punti vita che può perdere nei combattimenti oppure recuperare con il riposo oppure con incantesimi o pozioni, ha delle attitudini e capacità specifiche che sono da utilizzare durante l’avventura, ha un’arma per il combattimento.
Il personaggio che funge da master- guida la lettura e indirizza i giocatori.
I giocatori decidono insieme (se non sono d’accordo il master può suggerire) le strade da prendere e i comportamenti da seguire nelle varie fasi dell’avventura.
Il racconto è un canovaccio, una traccia da cui partire e su cui ritornare per dare senso al racconto, ma su cui il master ha l’opportunità di giocare: lasciare libero chi gioca di interpretare quanto viene letto e di inventare modalità di gioco, comportamenti dei personaggi, inserire nuove avventure che nascono dall’ideazione del gruppo, da  accompagnare  inventando nel qui ed ora del gioco parti di racconto non scritte.
Il racconto diviene così la storia di questo specifico gruppo e l’esperienza diventa realmente creata dal gruppo. Allo stesso modo il master, che deve mantenere una grande attenzione e ascolto ai singoli all’interno del gruppo, può inventare nuovi spunti adeguati ad uno specifico partecipante che vede particolarmente in difficoltà o silenzioso o poco attivo. La libertà creativa del racconto gioco si esplica nel poter inventare, seguire la propria fantasia, che viene sempre accolta dal master, con l’accortezza di individuare il momento giusto per ritornare alla traccia costituita dal racconto, in caso contrario ci si perderebbe in una storia totalmente costruito dal gruppo, che potrebbe perdere i significati simbolici sottostanti la specifica esperienza. Ciò sarebbe in ogni caso interessante, ma non risponderebbe agli obiettivi che ci siamo dati costruendo lo strumento, pur avendo altri significati altrettanto importanti da sperimentare in un setting costruito appositamente.
https://tcterracomune.wordpress.com/2015/01/22/passaggio-nelle-terre-selvagge/

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