Andrea Marcolongo racconta i retroscena dello staff del Premier e spiega: "I soldi comunque non c'entrano, per una donna non è facile...".
- Gli uccellacci del malaugurio, l'etimologia greca di pathos, la generazione Telemaco, il derby tra la rabbia e la speranza, le citazioni di Frost e Disney. Le belle metafore e i colti riferimenti culturalisnocciolati dal premier Renzi in discorsi e interventi pubblici gli furono suggeriti da una giovane ghostwriter che oggi viene allo scoperto per raccontare il dietro le quinte della comunicazione dell'ex sindaco. E lo fa con una rivelazione piuttosto pesante al settimanale "Panorama": "Non sono mai stata pagata, a parte una mensilità".
Andrea Marcolongo, 28 anni, occhi azzurri e capelli biondi, è una grecista , oggi blogger della testata "Stati generali " ed ex allieva della scuola di scrittura di Alessandro Baricco, autore da sempre vicino al Premier. Conobbe Renzi alla Leopolda 2013 perché il testo da lei inviato fu selezionato tra quelli da leggere sul palco.
Dopo la kermesse fiorentina, fu lo staff dell'allora sindaco a contattarla e a chiederle di lavorare per lui, cosa che ha fatto fino a pochi giorni fa quando ha deciso di dire basta con una lunga email di addio inviata direttamente a Renzi: "Mi era impossibile continuare" dice Marcolongo a "Panorama", specificando che i soldi c'entrano fino a un certo punto, visto che "non è facile per una donna, e non aggiungo altro".....
Dopo la kermesse fiorentina, fu lo staff dell'allora sindaco a contattarla e a chiederle di lavorare per lui, cosa che ha fatto fino a pochi giorni fa quando ha deciso di dire basta con una lunga email di addio inviata direttamente a Renzi: "Mi era impossibile continuare" dice Marcolongo a "Panorama", specificando che i soldi c'entrano fino a un certo punto, visto che "non è facile per una donna, e non aggiungo altro".....
Hanno il copyright della Marcolongo tante espressioni del Premier divenute poi celebri come la "generazione Telemaco" citata nel discorso di apertura del semestre europeo, lo scorso 2 luglio, oppure "gli uccellacci del malaugurio" citati nella lettera ai fiorentini del 24 marzo. Della giovane milanese il suggerimento di presentarsi in Senato con una copia de "L'arte di correre" di Haruki Murakami per impressionare l'aula e ottenere la fiducia. E ancora, la frase del poetaRobert Frost usata durante la direzione del Pd del 13 febbrario: "Due strade trovai nel bosco e scelsi quella meno battuta" e la citazione diWalt Disney lanciata durante "Che tempo che fa": "La data è ciò che fa la differenza tra un sogno e un progetto".
Riferimenti e concetti spesso discussi con il numero uno del Pd via Whatsapp: "Renzi non mi chiedeva quasi mai discorsi, ma idee. Mi scriveva frasi tipo 'Si va a Ballarò. Hai idee?' Alla fine stavo sempre attaccata al cellulare, mi sentivo un po' come Siri dell'iPhone", racconta ancora a "Panorama". Unico ordine da rispettare, quello del silenzio. Dallo staff l'indicazione era: "Se ti chiedono chi sei, tu rispondi che sei la segretaria".
Marcolongo non è però, affatto pentita per le scelte di questi ultimi anni, anzi: "Sono fiera di quello che ho fatto - continua - perché il ghostwriter è una figura professionale riconosciuta e molto stimata in tutto il mondo".
Nonostate tutto insomma, l'esperienza di Andrea alla corte di Matteo è stata "un lavoro bellissimo, ero libera di scrivere tutto quello che volevo". Peccato che il padre del Jobs Act e delle tutele crescente per i giovani fosse braccino corto con i propri collaboratori junior: "Eravamo tutti così. Viaggi a Roma e lavori mai pagati, so di persone che si sono indebitate e sono andate dallo psicologo perché distrutti dalle promesse".
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