Pagine

lunedì 3 novembre 2014

Matt Taibbi, sul New York Magazine."Un diluvio di censura e propaganda nella TV USA".


Una veterana della CBS New, Sharyl Attkisson, rivela i dettagli del sistema che taglia e ricuce le notizie nei media manistream.  
libertyblitzkrieg.com

di Michael Krieger.
I giornalisti dovrebbero essere persone imperscrutabili, divertenti e serie. Questo si addice al loro ruolo di antagonisti, di avversari.
- lo dice Matt Taibbi, in questo articolo sul New York Magazine:
Sheryl Attkisson afferma che i giornalisti sul campo non sono necessariamente ideologizzati, ma nei principali organi di informazione le decisioni risultano prese da una ristretta cerchia di grandi dirigenti di New York, i quali leggono gli stessi quotidiani e pensano gli stessi pensieri.Spesso sognano delle storie in anticipo e trasformano i giornalisti in agenti che fanno "casting", ai quali si dice che "abbiamo bisogno di qualcuno che sostenga "che una data politica sia buona o cattiva". E aggiunge: "ci viene chiesto di creare una realtà che coincida con l'idea che si son fatti a New York di ciò che loro amano credere".


 una vicenda che inizialmente di suo ritenevo poco credibile, ma le informazioni riportate in quell'articolo sembrano quasi banali se paragonate all'alluvione di informazioni che la Attkisson ha rivelato a Kyle Smith del New York Post. I brani che seguono confermeranno tutti i vostri peggiori sospetti sui media del mainstream:......

Sharyl Attkisson è una donna irragionevole. Diverse persone "importanti" l'hanno etichettata così.Quando la giornalista di lungo corso della CBS chiese a Tommy Vietor - portavoce della Casa Bianca per la sicurezza nazionale - di fornire i dettagli sui rinforzi inviati al complesso di Bengasi durante l'attacco terroristico scatenato all'Ambasciata l'11 settembre 2012, la sua replica fu: "Mi arrendo, Sharyl... Risponderò solo alle persone più ragionevoli che hanno il loro turno dopo di te".Un altro "piazzista politico" della Casa Bianca, Eric Schultz, non amava subire la pressione delle domande sullo scandalo Fast and Furious, nel quale esponenti delle agenzie americane hanno recapitato armi da fuoco direttamente nelle mani dei maggiori narcotrafficanti messicani. «"Buon Dio, Sharyl!" le gridò Schultz: "The Washington Post è ragionevole, Il Los Angel Times è ragionevole, The New York Times è ragionevole. Tu sei l'unica a non essere ragionevole!"».

Il che risulta interessante, perché, come nota Matt Taibbi nella citazione all'inizio, non ci si deve certo aspettare che i giornalisti investigativi debbano essere "ragionevoli". Ma sto divagando.

In quasi 20 anni alla CBS News, ha scritto molti articoli che attaccavano i Repubblicani e il sistema americano delle grandi imprese, e ha rimarcato che l'informazione televisiva - nel non voler offendere i propri inserzionisti - è diventata via via più riluttante se c'è da pubblicare - per esempio - articoli che mettono in causa l'industria farmaceutica o automobilistica.Avendo lavorato a un pezzo che aveva sollevato questioni rilevanti sulla capacità di risposta della Croce Rossa Americana ai disastri, uno dei caporioni le disse: "non dobbiamo fare nulla che possa irritare i nostri soci d'impresa... fino a che non ci sarà la suddivisione dei titoli azionari"(Le due società controllanti, Viacom e CBS, si separarono nel 2006).I giornalisti sul campo non sono necessariamente ideologizzati, afferma la Attkisson, ma le decisioni presso le maggiori reti d'informazione sono prese da ristretta cerchia di grandi dirigenti di New York, i quali leggono gli stessi quotidiani e pensano gli stessi pensieri.Spesso sognano delle storie in anticipo e trasformano i giornalisti in agenti che fanno "casting", ai quali si dice che "abbiamo bisogno di qualcuno che sostenga "che una data politica sia buona o cattiva". E aggiunge: "ci viene chiesto di creare una realtà che coincida con l'idea che si son fatti a New York di ciò che amano credere"..Avendo scritto in merito a una delle tante aziende verdi come la Solyndra, finita gambe all'aria dopo aver bruciato centinaia di milioni di dollari di aiuti di Stato provenienti da Washington, la Attkisson ha finito per avere crescenti difficoltà a far mandare in onda i suoi materiali. Un collega, le riferì questo colloquio con un dirigente delle "news": «"[Le storie] sono decisamente interessanti", ha detto il dirigente. "Forse dovremmo raccontarne qualcuna nel notiziario della sera?"». Ma il capo della programmazione Pat Shevlin ha risposto: «Qual è il problema? Non sei dalla parte dell'energia pulita?». Afferma la Attkisson: «sarebbecome dire che se punti il dito sulle truffe dell'industria farmaceutica sei contro la medicina».Uno dei suoi capi aveva una regola secondo cui, gli analisti conservatori dovevano essere sempre etichettati come conservatori, mentre gli analisti liberal dovevano essere indicati semplicemente come "analisti". La Attkisson riferisce il concetto:«Se il parere di un analista conservatore infastidisse il supervisore di malo modo, lei dovrebbe riscrivere il pezzo etichettandolo come analista 'di destra.A metà ottobre 2012 - ormai in vista delle imminenti elezioni presidenziali - la Attkisson afferma che la CBS improvvisamente non fu più interessata a mandare in onda i suoi reportage sugli attacchi di Bengasi. E spiega: «La luce fu spenta: la maggior parte dei miei pezzi su Bengasi da quel punto in poi sarebbero stati trasmessi sul web, non più in televisione».Due modi di dire che divennero particolarmente popolari fra gli alti papaveri alla CBS News, a quanto riferisce, furono questi: "incrementale" e "accatastare". Erano termini in codice per intendere «dellescuse per storie che non volevano diffondere anche se per contro osserviamo che gli sviluppi delle storie che gradiscono sono trasmessi riportando anche gli aggiornamentiincrementali minimi».Ragazzi: abbiamo trovato altri due cittadini americani ai quali piace l'Obamacare (la riforma sanitaria di Obama, NdT)! Su, facciamone un lungo servizio.Ma quando alla Casa Bianca non piacevano i suoi articoli, si evidenziava subito dove risiedesse il vero potere: qualche piazzista politico avrebbe mandato una e-mail urticante al gran capo della Attkisson, a quel David Rhodes, presidente della CBS News, che per puro caso è fratello di Ben, un alto consigliere di Obama per la sicurezza nazionale.

Non avevo affatto idea che il fratello del presidente della CBS News fosse un alto consulente di Obama per la sicurezza nazionale. E voi?

La Attkisson, che aveva ricevuto un premio Emmy e un premio Edward R. Murrow per il suo lavoro d'avanguardia sulla vicenda , racconta di aver fatto "imbufalire" i grandi capi della CBS quando partecipò alla nota trasmissione radiofonica di Laura Ingraham, durante la quale raccontò che mentre lavorava alla vicenda, ricevette le telefonate dei funzionari dell'Amministrazione Obama che letteralmente le urlavano contro.Un arrabbiatissimo dirigente della CBS chiamò per dirle che la Ingraham era "di estrema, estrema destra" e che non doveva mai più partecipare al suo programma radio. La Attkisson era sgomenta, notando che ai giornalisti della CBS non era mica impedito di partecipare alle trasmissioni della rete MSNBC, che avevano una connotazione di "sinistra".Non venne trasmessa nessuna intervista con Holder (Procuratore Generale, ossia "ministro della giustizia", Ndt), ma - scrive la Attkisson - «dopo quella e-mail inviata nel fine settimana, nulla fu più come prima al lavoro. Il notiziario serale 'The Evening News' iniziò a far fuori i suoi servizi sul caso Fast and Furiousmentre un produttore le diceva:«Hai riferito tutto. Non c'è davvero più nulla da dire».Intuendo che a livello politico le acque erano diventate insidiose, la Attkisson confezionò una storia facile da collocare su una frode nei pasti scolastici, vicenda che "CBS This Morning" «accettò con entusiasmo» e non vedeva l'ora di mandare in onda. Ma di colpo«venne dato semaforo rosso... e non ci capacitavamo di che cosa vedessero in termini di implicazioni politiche in questa storia».La vicenda non aveva nulla a che fare con Michelle Obama, ma la Attkisson ipotizza che l'associazione della first lady con il tema dei pasti nelle scuole, e/o la sua amicizia con il conduttore di "CBS This Morning" - Gayle King - possano aver avuto qualcosa a che fare con il fatto che i dirigenti che ora le dicevano che la storia "in fondo non era interessante per il loro pubblico".

La farsa del risalire ai nomi risulta completamente "incestuosa".

Intanto - ci racconta - sebbene nessuno le dicesse niente di persona, iniziò una "campagna di bisbigli" alle sue spalle. «Se offrivo un servizio che si occupava di una qualsiasi legittima controversia che coinvolgeva il Governo, anziché essere considerata una brava giornalista che vigila sul potere, ero soltanto una anti-Obama».Eppure era stata proprio la Attkisson a rivelare che l'Amministrazione Bush aveva già condotto un'operazione di traffico di armi in tutto simile alla Fast and Furious, denominata "Wide Receiver". Aveva prodotto decine di servizi sull'FDA ai tempi di Bush, nonché sul programma TARP e su appaltatori della Difesa quali la Halliburton. Fu proprio lei a ispirare un intervento di 7 minuti al "The Rachel Maddow Show" con il suo reportage sulla beneficenza sospetta fatta dal parlamentare repubblicano Steve Buyer.

Tutto quello che ho da dire è: grazie CBS [o dovrei forse dire arrivederCBS]. Grazie per essere così pessima nel raccontare le notizie al punto che hai aperto un'immenso spazio da riempire per me e innumerevoli altri. Sinceramente non ce l'avrei fatta senza la tua incompetenza.

In Libertà,
Michael Krieger



Traduzione per Megachip a cura di Fanny Milazzo.




Nessun commento:

Posta un commento