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venerdì 10 ottobre 2014

Mago Casanova, Renzi-PD, studia tagli a assegni sociali e pensioni minime nella Legge di Stabilità


PS: Io penso che il Mago Casanova, in arte Primo Ministro-Pd, deve dare un po' di più attenzione alle "criminali" riforme che vuole intraprendere per mantenere i "privilegi" dei suoi "parlamentari-sudditi", dovrebbe ricordarsi che non tutto, non sempre riesce ai Maghi...vedi per esempio al Grande mago ..."Harry Houdini"...e poi le disgrazie sono sempre lì dietro l'angolo. Chi semina vento raccoglie tempesta...!

umberto marabese
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Nei piani dell'esecutivo, secondo IlSole24Ore, c'è un colpo di mannaia da oltre 2 miliardi sulle spese gestite dal ministero del Lavoro. Comprese le prestazioni destinate alla fascia più debole della popolazione: gli anziani senza altri redditi. L'idea è quella di modificare al rialzo i requisiti. Che la revisione delle spese per il funzionamento della macchina pubblica fosse in alto mare lo si è cominciato a capire fin da quando il premier Matteo Renzi, quest’estate, ha pubblicamente liquidato il commissario Carlo Cottarelli. La certezza è arrivata con l’aggiornamento del Documento di economia e finanza, in cui il governo ha messo nero su bianco che metà dei 23 miliardi necessari per finanziare la prossima legge di Stabilità arriverà da un aumento del deficit. Il resto? I soliti tagli semilineari ai ministeri e una bella sforbiciata (4-5 miliardi) alle risorse destinate a Regioni e Comuni. Ora IlSole24Ore rivela però da dove arriverà un’altra corposa fetta di risparmi. Sorpresa:assegni sociali e integrazione al minimo delle pensioni. Ebbene sì: allo studio del governo, secondo il quotidiano di Confindustria, c’è un colpo di mannaia da oltre 2 miliardi sulle spese gestite dal ministero del Lavoro...... Comprese, appunto, le prestazioni destinate alla fascia più debole della popolazione: gli anziani senza altri redditi. L’idea sarebbe quella di utilizzare il debutto (previsto per l’1 gennaio 2015) del nuovo Isee, l’indicatore della situazione economica da cui dipende l’accesso a servizi sociali e sociosanitari, per “dare una piccola sforbiciata alla parte meno bisognosa della platea che accede a questi sussidi”. Modificando al rialzo i requisiti da rispettare per aver diritto all’assegno sociale o all’integrazione della pensione quando questa sia inferiore al livello minimo, ovvero 501,38 euro al mese.

L’operazione è “delicatissima” e il ministro Giuliano Poletti la sta dettagliando con “attenzione massima”, annota il SoleMa tant’è. A essere colpiti, se il piano va in porto, saranno anche ladecontribuzione sulla contrattazione aziendale e sul Tfr girato dalle imprese ai fondi pensione e i fondi per i lavoratori esposti ad attività usuranti. E, ciliegina sulla torta, verranno ridotti pure i costi di funzionamento di Inps e Inail, che però già oggi possono contare su budget inferiori del 35-40% rispetto a quelli del 2011.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/10/legge-di-stabilita-governo-renzi-studia-tagli-a-assegni-sociali-e-pensioni-minime/1151014/

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