PS: Grazie ai ultimi tre governi, Monti, Letta e Renzi, tutti voluti dal Pd, finalmente una crescita lenta ma sicura...la disoccupazione. Grazie Pd...!
umberto marabese
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In agosto prezzi al consumo in calo dello 0,1% rispetto allo stesso mese del 2013. E' la prima volta da 55 anni, ma quella era un Paese in boom. Tasso di disoccupazione al 12,6%, in aumento dello 0,5%. Istat: prezzi calati dello 0,1% ad agosto, il Paese entra in deflazione. Disoccupati in aumento del 2,2% rispetto al mese precedente (+69 mila) e del 4,6% su base annua (+143 mila). Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, è pari al 42,9%, in aumento di 2,9 punti nel confronto tendenziale. Lo spauracchio tante volte evocato negli ultimi mesi si materializza. L’Italia in agosto è entrata indeflazione: l’indice dei prezzi al consumo misurato dall’Istat ha segnato un calo dello 0,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Insomma, i prezzi hanno invertito la rotta. A luglio salivano ancora (+0,1%), come è normale in un’economia in salute, ma in dieci grandi città, tra cui Roma e Torino, erano già in discesa.....Un campanello di allarme che ora suona come l’anticipazione di una tendenza generalizzata. E quasi inedita: è la prima volta dal settembre del 1959, quando però l’economia era in forte crescita. Sono scesi anche i prezzi del cosiddetto carrello della spesa, cioè l’insieme dei beni essenziali che comprende l’alimentare e i prodotti per la cura della casa e della persona. Il ribasso annuo in questo caso è pari allo 0,2%, anche se in recupero rispetto al -0,6% di luglio. Una doccia gelata per il governo di Matteo Renzi, che nel pomeriggio si riunirà per il tanto annunciato Consiglio dei ministri chiamato ad approvare il decreto Sblocca Italia e il pacchetto giustizia. Quella della deflazione è una vera batosta, su molti fronti: il calo dei prezzi, che sulle prime può sembrare positivo ai consumatori, innesca in realtà un circolo vizioso che conduce allastagnazione dell’economia. Perché i cittadini rimandano gli acquisti più corposi sperando di poter risparmiare di più in futuro. Di conseguenza le aziende investono meno e non assumono. Così ladisoccupazione sale, nel Paese circola meno denaro e l’intero motore economico riduce i giri. Non è un caso se il rischio deflazione, dopo la frenata di Germania e Francia, è al centro del dibattito europeo, e tutta l’Eurozona auspica un rapido e energico intervento della Banca centrale europea guidata da Mario Draghi per contrastarla.
Una spirale in cui di fatto l’Italia è già precipitata, come dimostrano il nuovo ingresso in recessionenel secondo trimestre dell’anno e i dati sui senza lavoro diffusi sempre venerdì: in luglio il tasso di disoccupazione è tornato a salire toccando il 12,6%, in aumento dello 0,5% sui dodici mesi e dello 0,3% rispetto a giugno. In numeri, significa che lo scorso mese si è registrato un calo di occupati pari a 35mila unità. Come se si fossero persi più di mille posti al giorno, ha calcolato l’Ansa. I senza lavoro sono a questo punto 3 milioni e 220 mila, in aumento del 2,2% rispetto al mese precedente (+69 mila) e del 4,6% su base annua (+143 mila), mentre gli occupati calano a 22,36 milioni, -35 mila sul mese prima e 71mila in meno su base annua. Rispetto al mese precedente la disoccupazione aumenta sia per la componente maschile (+3,3%), sia per quella femminile (+1%). Ma il divario tra uomini e donne sul mercato del lavoro resta enorme: in luglio il tasso di occupazione dei primi è stato del 64,7%, mentre le lavoratrici erano solo il 46,5% del totale delle donne attive. Entrambi i dati sono in calo dello 0,1% sull’anno prima.
L’unico segnale positivo arriva dalla disoccupazione giovanile, con il tasso che scende al 42,9%, -0,8 punti rispetto al mese prima. Ma resta pur sempre più alto del 2,9% rispetto al luglio 2013. L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11,8%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,1 punti su base annua-------------.
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