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Esplosioni nei cieli della città santa. Bombardati 50 obiettivi nella Striscia di Gaza. Tra le vittime donne e bambini.
Una ventina i razzi lanciati contro Israele. Gli integralisti: "Colpiremo Tel Aviv". L'esercito: prepariamo azione di terra. Lega Araba chiede riunione urgente del Consiglio Onu. Obama: "Basta vendette". EL AVIV - Le sirene d'allarme hanno risuonato a Tel Aviv, due volte in solo giorno. In serata, verso le 19, le stesse sirene si sono sentite anche a Gerusalemme. Quattro lampi di luce e poi tre violente esplosioni sopra la città santa. Le brigate Ezzedine al- Qassam, braccio militare di Hamas, hanno rivendicato il lancio di razzi. Israele e Palestina continuano ad attaccarsi.
In Israele il sistema antiaereo "Iron drome" ha intercettato un missile nei cieli sovrastanti la zona centrale del paese. La tensione in Medio Oriente continua a salire e Netanyahu non ha intenzione di ritirarsi. Poco prima dell'alba ha fatto scattare la nuova operazione militare sulla Striscia di Gaza, contro obiettivi collegati ad Hamas, il grande nemico indicato dal premier. Fonti ospedaliere palestinesi parlano di 15 morti, forse 16 o 17, e tra questi c'è un ragazzo di 16 anni, bambini, e almeno una novantina di feriti. L'esercito si prepara a entrare nei territori con le forze di terra.......
Una delle vittime è stata identificata in Ashraf Yassin: secondo un testimone, era militante delle brigate Ezzedine al Qassam, il braccio militare di Hamas. L'uomo è stato ucciso da un raid a ovest del campo profughi di Nusseirat, nel centro di Gaza.
Altri tre palestinesi uccisi si trovavano in auto nella centrale via al-Wahda di Gaza quando sono stati centrati dall'aviazione israeliana. Un'azione mirata: i tre erano tutti militanti di Hamas. Uno in particolare, Mohammad Shaaban, 32 anni, comandante delle forze navali di Hamas, riconosciuto dai parenti, la cui morte è stata confermata da fonti militari israeliane. Nell'esplosione sono rimasti feriti alcuni passanti.
Strage a Khan Yunis, a sud di Gaza, dove un F-16 ha lanciato un missile contro la casa della famiglia al-Kawara, che avrebbe legami col braccio armato di Hamas. Sette i morti, venticinque i feriti, tra le vittime anche donne e almeno due bambini. Secondo la stampa israeliana si trattava di "scudi umani" posti nelle vicinanze dell'abitazione per impedire con la loro presenza un attacco aereo israeliano.
Due palestinesi sono rimasti uccisi in un nuovo raid aereo israeliano a Shejaiya, sobborgo orientale di Gaza, in cui secondo fonti ospedaliere sono rimaste ferite molte persone.
Due uomini rana palestinesi, partiti da Gaza, sono stati uccisi in Israele presso la località di Ziqim (Ashqelon). Stavano preparando un grave attentato, secondo i media. Gli abitanti del kibbutz di Ziqim sono ancora nei loro rifugi mentre l'esercito israeliano perlustra la zona nel timore che nelle vicinanze possano trovarsi altri membri del commando palestinese. Fonti giornalistiche precisano che gli uomini di Hamas sono arrivati sulla costa israeliana con lanciarazzi Rpg.
La reazione di Hamas è arrivata nella mattinata, quando una ventina di razzi sono stati lanciati verso città del Neghev, fra cui Ashqelon. Più a nord, ad Ashdod, le batterie del sistema di difesa Iron Dome hanno intercettato quattro razzi Grad.
Scambio di accuse e minacce. "Non tratteremo più Hamas con i guanti. Hamas ha scelto l'escalation e pagherà un prezzo pesante per averlo fatto", le parole con cui Netanyahu ha motivato le nuove azioni dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza. "Hamas deliberatamente si nasconde dietro i civili. Ed è quindi responsabile per le vittime collaterali".
Da questo momento "tutti gli israeliani sono obiettivi legittimi" annuncia il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, "perché il massacro di bambini a Khan Yunis è un crimine di guerra orribile". Le Brigate Ezzedin al-Qassam, il braccio armato dell'organizzazione, promettono un "terremoto" in un comunicato in cui si denuncia il bombardamento delle case, che va ben al di là di qualsiasi "linea rossa". "Risponderemo ampliando il raggio d'azione dei nostri razzi", puntando verso Tel Aviv "e anche oltre" è la minaccia di Abu Obeida, portavoce del braccio armato di Hamas. Obeida consiglia agli abitanti della capitale israeliana di prendere precauzioni.
Le precauzioni arrivano. Il comune di Tel Aviv si prepara ad aprire i rifugi mentre la rotta dei voli in arrivo e in partenza dall'aeroporto "Ben Gurion" è stata spostata più a nord. Il ministro della Difesa israeliano Moshe Yaalon annuncia uno speciale stato di emergenza nel sud di Israele. Secondo stazioni televisive israeliane, un razzo ha effettivamente preso di mira Tel Aviv ma è stato intercettato da "Iron Dome". Le sirene sono risuonate nella città, circa 70 chilometri a nord della Striscia di Gaza. L'esercito israeliano non ha immediatamente confermato la notizia, ma poco dopo è stata avvertita un'esplosione.
La condanna di Israele. Il premier israeliano ha condannato senza mezzi termini l'assassinio di un ragazzo palestinese, bruciato vivo da tre ebrei integralisti, forse la brutale rappresaglia dopo il ritrovamento dei corpi dei tre ragazzi israeliani rapiti il 12 giugno. Ma non concede neanche il beneficio del dubbio sulla reale paternità dell'assassinio dei tre adolescenti, che ha avuto l'effetto di azzerare il negoziato di pace tra Israele e l'Autorità nazionale palestinese e le speranze accese dalla visita di Papa Francesco in Terra Santa, con la successiva preghiera del Pontefice con Simon Peres e Mahmoud Abbasnei giardini vaticani. Netanyahu non ascolta chi ragiona ad alta voce sulla facile strumentalizzazione degli eventi. E mette Hamas, solo Hamas, nel suo mirino.
Obama, fermare la vendetta. E' anche per questa cieca determinazione del premier di Tel Aviv che il presidente americano Barack Obama si rivolge alle parti in un editoriale pubblicato in ebraico, arabo e inglese dal quotidiano israeliano Haaretz. Per invitare tutti a fermare le vendette. Per dire a Israele che Mahmoud Abbas, il presidente dell'Autorità nazionale palestinese sotto pressione mentre Tel Aviv tenta di usare l'omicidio dei tre giovani per screditare il nuovo governo di unità nazionale costruito con l'appoggio di Hamas, è un interlocutore affidabile per arrivare a due stati e alla pace. Ma non presentando con le stesse dolci parole Netanyahu agli occhi dei palestinesi. E degli stessi israeliani. "Quando esisterà una politica di nuovo impegno in seri negoziati, gli Stati Uniti saranno lì, pronti a fare la loro parte", ha detto il presidente Usa.
Gli appelli. In questo clima, Mahmoud Abbas chiede a Israele di mettere "immediatamente" fine alla nuova operazione aerea lanciata sulla Striscia e alla comunità internazionale di "intervenire subito per fermare una pericolosa escalation che può portare solo distruzione e instabilità nella regione". Raccoglie l'appello la Lega Araba, che chiede una riunione urgente su Gaza al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Anche la Turchia si associa alla richiesta di fermare subito gli attacchi e si rivolge alla comunità internazionale, e in particolare all'Onu, perché reagisca e prema su Israele affinché abbandoni la sua politica di "punizione collettiva". Mentre la Francia, dicendosi "preoccupata", invita attraverso il portavoce del ministero degli Esteri a "fare di tutto perché sia ristabilita e rispettata la tregua del 2012".
Operation Protective Edge. La nuova offensiva di Tel Aviv, ribattezzata "Operation Protective Edge" (margine di protezione) e motivata dalla necessità di porre fine al lancio di razzi palestinesi verso gli insediamenti ebraici, ha visto il bombardamento di circa 50 obiettivi da parte di unità navali e aeree. Le autorità palestinesi hanno affermato che circa 30 di quei "target" sono stati colpiti meno di un'ora prima dell'alba, incluse due case a sud di Gaza, una delle quali identificata da un vicino come di proprietà di un membro di Hamas. Il Consiglio di difesa del governo ha autorizzato il richiamo di 40 mila riservisti. Già ieri era stato ordinato il richiamo di 1500 riservisti.
Farnesina invita a cautela italiani. Sul sito "Viaggiare sicuri" del Ministero degli Esteri è stato diramato un "avviso" sulla sicurezza nel Paese dove la situazione "si è aggravata con l'intensificarsi dei lanci di razzi e missili da Gaza verso Israele (soprattutto nelle aree meridionali ma anche in quelle centrali) e il conseguente avvio dell'operazione militare israeliana "Protective Edge". L'ambasciata d'Italia a Tel Aviv, inoltre, ha inviato un sms ai connazionali residenti in Israele invitandoli a fare riferimento alle indicazioni del sito e a quelle diffuse dal Home Front Command israeliano......
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