Il caso Errani è la punta dell’iceberg del partito di Renzi, garantista per convenienza più che per convinzione. Al bar sotto casa mi fa un signore: “Onore’, ma come mai Renzi, che fa tanto il rinnovatore, è così prudente con la magistratura ogni volta che tocca a uno dei suoi?”. In effetti, la domanda non è peregrina. Il premier è garantista, molto garantista, eccessivamente garantista. Più per convenienza che per convinzione. Il caso Errani lo ha testimoniato anche in una maniera assolutamente inopportuna. Non credo che sia normale che poche ore dopo una sentenza di condanna, il presidente del Consiglio possa telefonare ad un imputato eccellente come il numero uno dell’Emilia Romagna per manifestare l’auspicio che l’onestà negata in Corte d’appello possa essere invece riconosciuta in Cassazione. Si chiama ingerenza bella e buona. Il premier doveva stare zitto.....continua a leggere...
http://gek60.altervista.org/2014/07/rubo-rosso-ormai-nel-pd-si-aperta-gigantesca-questione-morale-
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Mario Diana, ex capogruppo in Regione del Pdl ora alla guida del gruppo “Sardegna è già domani”, e Carlo Sanjust, consigliere del Pdl nonché presidente della Commissione Cultura, sono entrati di diritto nella storia della Regione Autonoma di Sardegna. Si tratta infatti dei primi due consiglieri regionali arrestati con l’accusa di peculato. Mai era successo, in Sardegna, fino ad ora....continua a leggere...
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