Antonio Padellaro, Marco Travaglio, Peter Gomez e la redazione del Fatto Quotidiano
Aderiscono Rodotà, Bonsanti, Carlassare, Settis, Ferrara, Piccioli, De Monticelli, Vitale. Da oggi il form per commentare le proposte curate dal Fatto grazie alle segnalazioni dei lettori - PARTECIPA
LE CONTRORIFORME dell’Italicum e del Senato delle Autonomie, concordate dal governo con il pregiudicato Silvio Berlusconi e il plurimputato Denis Verdini, - consentono a un pugno di capi-partito di continuare a nominarsi i deputati a propria immagine e somiglianza (con le liste bloccate per la Camera), addirittura aboliscono l’elezione dei senatori (scelti dalle Regioni fra consiglieri e sindaci, ridotti a un ruolo decorativo e per giunta blindati con l’immunità-impunità) e tagliano fuori i partiti medio-piccoli (con soglie di sbarramento abnormi);
- trasformano il Parlamento nello zerbino di un premier-padrone, “uomo solo al comando” senza controlli né contrappesi, con una maggioranza spropositata che gli permette di scegliersi un presidente della Repubblica e di influenzare pesantemente la Corte costituzionale, ilCsm, la magistratura e l’informazione televisiva e stampata;
- espropriano i cittadini dei residui strumenti di democrazia diretta: i referendum (non più 500mila, ma addirittura 800mila firme) e le leggi di iniziativa popolare (non più 50mila, ma addirittura250mila firme).
DICIAMO NO ALLA SVOLTA AUTORITARIA, come i migliori costituzionalisti italiani hanno definito il combinato disposto delle due controriforme, ispirate – consapevolmente o meno – al “Piano di Rinascita Democratica” della loggia P2 di Licio Gelli.
DICIAMO SI’ A UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATA e vi chiediamo di sostenere solo riforme istituzionali che rispettino lo spirito dei Padri Costituenti del 1946-48: restituendo ai cittadini il diritto di scegliersi i parlamentari e coinvolgendoli nella cosa pubblica; tutelando le minoranze e le opposizioni; allargando gli spazi di partecipazione diretta alla formazione delle leggi; limitando l’immunità parlamentare alle opinioni espresse .....continua a leggere...
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Le 10 riforme contro I LADRI DI DEMOCRAZIA. Scrivi le tue proposte di riforma perché nelle istituzioni i cittadini contino davvero
Le controriforme dell’Italicum e del Senato delle Autonomie, concordate dal governo Berlusconi consentono a un pugno di capi-partito di continuare a nominarsi i deputati, aboliscono l’elezione dei senatori ed espropriano i cittadini dei residui strumenti di democrazia diretta: i referendum (non più 500mila, ma addirittura 800mila firme) e le leggi di iniziativa popolare (non più 50mila, ma addirittura 250mila firme). Firma per dire no ai ladri di democrazia
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