PS: Qui di seguito alcuni Articoli della Nostra Costituzione, prima, due constatazioni. Prima, art. 1 e 4: mai come oggi alta la disoccupazione sopratutto mostruosa quella giovanile; art. 7: manca solo che facciano Papa Francesco 1° Ministro(...io lo voterei subito!); art. 11: dal 1994 ad oggi, abbiamo invaso con le armi e ancora siamo la, senza che avessero torto un capello a noi ma con la scusa della "NATO"...Iraq(2 volte)...Afghanistan...Jugoslavia...Libia...stiamo sostenendo il martirio della Siria e della Ucraina e a tutt'oggi abbiamo li ultimi tre 1° Ministri( Monti, Letta e Renzi) non eletti dal "popolo sovrano(art.1 - La sovranità appartiene al popolo...) ma vestiti di tale incarico da un Presidente della Repubblica(?). Seconda: ditemi, dopo aver letto questi articoli, quali di essi "...sono stati realmente messi a disposizione del "..popolo sovrano.." italiano!--- E allora cambiamo "la seconda parola" del titolo del post...quella della nostra carta costituzionale, "Repubblica" è da tempo che non c'è più...in cambio abbiamo ....la Repubblica di Eugenio Scalfari!
umberto marabese
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Art. 1. - L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 4. - La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto......
Art.7. - Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
Art. 11. - L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Titolo II . Art. 34. - La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
Art. 36. - Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
Art. 37. - La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
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