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sabato 17 maggio 2014

Primo Greganti intercettato: “Sono in assessorato al Comune di Torino”.

Greganti non solo frequentava con regolarità il Senato ma a quanto pare aveva pure libero accesso agli uffici dell'amministrazione torinese. Il fatto risulta da una intercettazione telefonica. Con chi si incontrava? E per quale ragione?

Non solo entrava con regolarità in Senato, pare ogni mercoledì, ma Primo Greganti aveva pure libero accesso agli uffici del Comune diTorino. Lo rivela un’intercettazione contenuta nei faldoni dell’inchiesta milanese  sulla cosiddetta “cupola degli appalti” nella quale l’ex funzionario Pci e fino a qualche giorno fa iscritto al Pd avrebbe svolto il ruolo di collegamento con il sistema delle cooperative. “Adesso sono in Assessorato al Comune di Torino”, diceva Greganti, intercettato la mattina dello scorso 14 febbraio, mentre parlava al telefono con Paolo Fusaro, ad di Olicar, gruppo che si occupa di servizi per l’energia.

Nella telefonata, si legge in un’informativa della sezione polizia giudiziaria della Guardia di finanza del 28 febbraio scorso, Greganti “conferma a Fusaro il già preannunciato incontro” con l’allora manager di Expo 2015 spa, Angelo Paris, all’Hotel Michelangelo a Milano, fissato per le 11. E gli spiega: “Io arrivo dieci minuti prima col treno ... prendo il treno delle dieci ... adesso sono in Assessorato al Comune di Torino”. In quale assessorato e a colloquio con chi? In fondo dal suo quartier generale di via della Basilica 2, per il Compagno G era agevole raggiungere i principali uffici dell’amministrazione comunale. A quale titolo e in rappresentanza di quali interessi intratteneva rapporti con la giunta guidata oggi dal suo vecchio capo, Piero Fassino? Altri lampioni intelligenti, come quelli piazzati grazie alla sua intermediazione in piazza San Carlo?

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