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martedì 13 maggio 2014

CAMPAGNA ELETTORALE. Bono-M5S: “A Torino il Pd dà il peggio”

PS: <<Volano stracci tra M5s e democratici. Bono accusa: "Con l'arresto di Greganti emerge un filone di continuità del partito con il vecchio Pci travolto da Tangentopoli". Gariglio: "Inaccettabile, non permetteremo di utilizzare lo scandalo dell’Expo per screditarci".>>...non è questione di scredito nei vostri confronti....è che è la verità! Chi può dire di no....?
umberto marabese
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È scontro al fulmicotone tra ilMovimento 5 Stelle e il Pdpiemontese. Ad aprire la contesa è stato il candidato pentastellato alla presidenza del Piemonte,Davide Bono, che in una nota ha affondato il coltello sulla piaga del caso Greganti: «Dopo l’arresto di Primo Greganti, tesserato 2012 e 2013 nel Pd di Torino, emerge chiaramente un filone di continuità del partito piemontese con il vecchio Pci travolto da Tangentopoli. Dal vecchio Pci, infatti, provengono i maggiori esponenti del partito, a partire dal sindaco Fassino, il segretario torinese Morri eChiamparino. Ma non finisce qui, il nuovo segretario regionale Gariglio, alla faccia della discontinuità renziana, ha ben pensato di affidare un ruolo ufficiale in segreteria regionale anche a Giancarlo Quagliotti, compagno di sventure giudiziarie proprio di Greganti, entrambi condannati per la tangente del depuratore........
Ormai è evidente, Renzi o non Renzi, il Pd, a Torino e in Piemonte, dà il peggio. Non sarà certo la“sospensione in via cautelare” di Greganti dal Pd ad “invertire la rotta” del malaffare tra politica, opere pubbliche e criminalità. Il rinnovamento del Pd  è finto come una banconota da 80 euro. Come possono, infatti, portare cambiamento politici di professione da 40 anni come Quagliotti, Fassino e Chiamparino?».


Parole pesanti come macigni che hanno scatenato la reazione del segretario regionaleDavide Gariglio secondo cui le affermazioni di Bono sono «puro e vile sciacallaggio politico. È inaccettabile addossare al Partito democratico e ai suoi attuali dirigenti una qualche responsabilità per eventuali reati commessi da Primo Greganti. Greganti non ricopre incarichi nel Pd torinese, non ne ha chiesti e comunque non ne avrebbe ottenuti. Non ha mai avuto mandato alcuno di occuparsi di alcunché da parte del Pd. La sua esperienza amministrativa, come noto, risale a un’epoca in cui molti della nuova classe dirigente non erano ancora nemmeno iscritti ad un partito. Non permetteremo a nessuno di utilizzare strumentalmente lo scandalo dell’Expo per screditare il candidato presidente Sergio Chiamparino ed il Pd».

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