Il segretario del Carroccio Matteo Salvini ha annunciato una manifestazione di solidarietà nei confronti delle 24 persone coinvolte nell'operazione della Procura di Brescia: "Domenica in piazza a Verona".
“Lo Stato non ci fa paura”. La Lega Nord si scaglia compatta contro l’operazione del Ros dei carabinieri che ha portato all’arresto di 24 secessionisti veneti. Nessuna condanna, nessuna presa di distanza dalle “varie iniziative, anche violente” che – secondo la Procura di Brescia – il gruppo avrebbe compiuto per “conquistare” l’indipendenza del Veneto dall’Italia. Anzi, la risposta del Carroccio contro “la follia dello Stato” è già pronta: “Domenica a Verona – ha annunciato il segretario Matteo Salvini - per protestare contro gli arresti e l’indagine anti-indipendentista”.
Salvini: “Siamo alla follia, domenica in piazza”
“Aiutano i clandestini, cancellando il reato di clandestinità, liberano migliaia di delinquenti con lo svuota-carceri, e arrestano chi vuole l’indipendenza. Siamo alla follia. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno, sbaglia”: è stato questo il commento su Facebook del segretario federale della Lega Salvini che ha annunciato una manifestazione “domenica prossima a Verona alle ore 18 per protestare contro gli arresti e l’indagine anti-indipendentista“. “Pacificamente liberi – dice il segretario – Lo Stato libera mafiosi e clandestini, e processa le idee”. Ancor più dura la reazione del deputato leghista Marco Marcolin: “Strano questo Paese: tre milioni di voti ottenuti con primarie di partito hanno fatto un premier, mentre due milioni e mezzo di voti per un legittimo referendum hanno portato i fucili del nemico a casa dei veneti. Ci vogliono trasformare in servi muti – ha detto Marcolin – Esprimo tutta la mia solidarietà al popolo veneto e a tutti i popoli che combattono quotidianamente per la loro autodeterminazione. Vogliamo un referendum vero, dove i cittadini si sentano liberi di esprimersi”.....
“Aiutano i clandestini, cancellando il reato di clandestinità, liberano migliaia di delinquenti con lo svuota-carceri, e arrestano chi vuole l’indipendenza. Siamo alla follia. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno, sbaglia”: è stato questo il commento su Facebook del segretario federale della Lega Salvini che ha annunciato una manifestazione “domenica prossima a Verona alle ore 18 per protestare contro gli arresti e l’indagine anti-indipendentista“. “Pacificamente liberi – dice il segretario – Lo Stato libera mafiosi e clandestini, e processa le idee”. Ancor più dura la reazione del deputato leghista Marco Marcolin: “Strano questo Paese: tre milioni di voti ottenuti con primarie di partito hanno fatto un premier, mentre due milioni e mezzo di voti per un legittimo referendum hanno portato i fucili del nemico a casa dei veneti. Ci vogliono trasformare in servi muti – ha detto Marcolin – Esprimo tutta la mia solidarietà al popolo veneto e a tutti i popoli che combattono quotidianamente per la loro autodeterminazione. Vogliamo un referendum vero, dove i cittadini si sentano liberi di esprimersi”.....
Tosi: “Provvedimento sproporzionato rispetto ai fatti”Meno duro l’intervento del sindaco di Verona Flavio Tosi che comunque resta critico nei confronti della magistratura bresciana. “Il provvedimento della Procura di Brescia sia assolutamente sproporzionato rispetto ai fatti reali”. “A Roma – ha affermato il leader leghista – si discute dello svuota-carceri, provvedimento che prevede l’uscita di prigione di criminali veri, mentre si arrestano persone come Franco Rocchetta, che personalmente conosco da più di 20 anni, la cui pericolosità sociale è inesistente. “Le Procure – ha concluso il primo cittadino – dovrebbero perseguire la verità e la giustizia, mentre l’impressione è che in questo caso l’operazione sia di tipo politico”.
Borghezio: “Rocchetta patriota”Come di consueto sopra le righe la presa di posizione di Mario Borghezio: “Se lo Stato centralista pensa di spaventare o di chiudere la bocca a uomini come Rocchetta si sbaglia di grosso. Dietro all’idea che lui rappresenta ci sono tutti gli uomini liberi di questo Paese” ha detto l’europarlamentare, che poi ha usato parole di grande stima nei confronti di Rocchetta: “E’ stato mio collega nel primo governo Berlusconi, è stato sottosegretario agli esteri per 7-8 mesi circa, ed è un amico di vecchia data. Uno straordinario patriota veneto. Un uomo che con la sua grande cultura ha saputo rappresentare un punto di riferimento per coloro che si battono per una Europa delle identità e delle libertà”.
Bitonci: “Veneti espongano bandiera San Marco”“Invitiamo i veneti e tutti coloro che non sopportano più l’insostenibile vessazione dello stato centrale, ad esporre la bandiera di San Marco dalle loro abitazioni per far sentire la loro vicinanza ai veneti e ai lombardi ingiustamente incarcerati”. Parola di Massimo Bitonci, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Madama. “Una dimostrazione pacifica – dice in una nota – come è nella natura dei nostri Popoli. Lo stato può cercare in ogni modo di fermarci ma non ci riuscirà perché la strada verso l’indipendenza ormai è tracciata”.
“Ho sentito parlare di arresti e di un tanko – ha commentato l’ex sindaco di Casale di Scodosia,Renato Modenese, Comune commissariato lo scorso ottobre dopo le dimissioni del primo cittadino – se devo essere sincero Casale purtroppo in questi ultimi anni ha subito una forte depressione economica rispetto agli anni d’oro, una crisi molto più profonda di quella descritta delle medie nazionale. In situazioni del genere è comprensibile che possano accadere cose di questo tipo, quando c’è malumore e malcontento e iniziano difficoltà economiche può succedere anche questo”.
I referendari: “Prepariamoci a mobilitazione civile”“Lo stato italiano ha perso la testa di fronte al processo democratico e pacifico decretato dall’89,10% degli elettori nel referendum di indipendenza del Veneto”: a dirlo in una nota Gianluca Busato di Plebiscito.eu (leggi l’intervista di Alice D’Este), la realtà che ha lanciato la consultazione online per l’indipendenza del Veneto. “Apprendiamo notizie – ha dichiarato Busato – che stanno già assumendo i connotati del ridicolo e dell’indecenza, a proposito di arresti di patrioti veneti. Sono questi gli ultimi rantolii dello stato italiano criminale, ladro e violento”. Busato poi ha espresso solidarietà e vicinanza agli arrestati e parlato di arresti compiuti “con accuse che appaiono fin d’ora risibili”. “Lo stato italiano – ha sottolineato il referendario – ha perso la testa di fronte al processo democratico e pacifico in corso che ha visto l’89,10% di 2.360.235 di veneti votare sì all’indipendenza della Repubblica Veneta. La nostra rivoluzione democratica, evoluta, digitale non sarà di certo rallentata dai tentativi puerili e dalle buffonate messe in piedi da uno stato burletta, che non vuole rinunciare ai soldi che ruba dalle nostre tasche senza vergogna. Prepariamoci per una mobilitazione di Popolo, civile, composta, pacifica e democratica a sostegno della Repubblica Veneta. E in ogni caso ringraziamoli, perché non potevamo sospettare di avere un aiuto così grande per applicare con successo l’esenzione fiscale totale”.
Giovani Padani: “Sabato notte Pontida indipendentista”“Dopo quanto successo in queste ore in Veneto il sabato notte di Pontida diventerà il raduno di tutti gli indipendentisti per gridare tutti insieme ancora più forte la nostra voglia di Libertà!”. Lo afferma in una dichiarazione Matteo Mognaschi, coordinatore federale dei Giovani Padani. “Non abbiamo paura di niente, la magistratura saprà dove trovarci! Il cambiamento non si può fermare. L’indipendenza da Roma e da Bruxelles è un processo che non si può fermare – continua Simone Parigi, coordinatore nazionale dei Giovani Padani.
Eurodeputato Scottà: “Vero terrorismo è giustizia ad orologeria”“Il vero terrorismo è quello di una giustizia ad orologeria che, a poche ore di distanza dall’approvazione in Commissione affari istituzionali della Regione Veneto di due ordini del giorno sulla possibilità di un referendum per l’autonomia e l’indipendenza della nostra terra fa scattare le manette per 24 cittadini, indagati in realtà addirittura dal 2012″. Queste le parole di Giancarlo Scottà, eurodeputato del Gruppo Eld – Lega Nord che attacca.
Protesta dei consiglieri lombardi: “Arrestateci anche noi”Una bandiera della Serenissima in mano e un cartello: “Siamo indipendentisti, arrestate anche noi”. Così due consiglieri regionali della Lega Nord in Lombardia, Fabio Rolfi e Jari Colla, si sono fatti fotografare tra i banchi dell’Aula del Pirellone (oggi non c’è seduta) in segno di solidarietà con gli indipendentisti del Veneto arrestati. La foto è stata pubblicata sui social network, dove è scattata la protesta di diversi militanti del Carroccio che stanno utilizzando lo stesso slogan “arrestatemi”.
Rolfi, vice-capogruppo della Lega al Consiglio lombardo, ha dichiarato che “lo Stato italiano è sempre più ridicolo e si dimostra una democrazia limitata”, perché “non solo non eleggiamo più chi ci governa ma addirittura oggi, con la pretesa di un trattore trasformato in carro armato giocattolo, si arrestano 24 persone spendendo decine di migliaia di euro di risorse pubbliche in indagini”. “In Russia – ha aggiunto – sono ampiamente più democratici dell’Italia di oggi”.
Partito democratico: “Soggetti da isolare”Contro la presa di posizione della Lega è arrivata la condanna del Partito democratico.”Guai a giustificare con il disagio dei veneti e la crisi economica di questo territorio l’esistenza di organizzazioni eversive che si richiamano all’indipendenza. Questi sono degli estremisti violenti e come tali vanno considerati: sono soggetti da isolare che pensano di speculare sul clima e di fare proseliti con azioni para-militari. La risposta delle istituzioni deve essere intransigente e non deve aprire alcun spiraglio a queste frange”. Lo hanno dichiarato Andrea Martella e Alessandro Naccarato, parlamentari del Pd, osservando che “purtroppo, invece, poche ore prima di questa serie di arresti, è accaduto qualcosa di altrettanto grave. Vale a dire il parere positivo, dato in commissione affari istituzionali del Consiglio regionale veneto, dalla maggioranza di centrodestra a trazione leghista, alla proposta di legge per indire un referendum sull’indipendenza. Si tratta di una decisione irresponsabile ed anticostituzionale destinata ad incoraggiare follie di questo genere. Così come lo Stato deve agire con rigore contro questi eversori, non può ammettere alcuna forma di contiguità o benevolenza istituzionale”.
“La risposta al disagio del Veneto e del Nordest allo Stato centrale – hanno spiegato i due parlamentari democratici – deve venire dalle riforme per garantire maggiore autonomia e forza alle realtà locali. E si devono marcare nettamente le distanze da chi cavalca la crisi e le paure. Perché, come è evidente, dai proclami secessionisti all’eversione antidemocratica il passo è breve. E chi lo compie va fermato subito, come è successo con questo blitz per il quale vanno ringraziate le forze dell’ordine”.
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