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lunedì 24 marzo 2014

Gli americani a giocano alla guerra: Trema la terra alla Valle dei Templi di Agrigento!

Tremano i Templi: gli americani a giocano alla guerra....in casa d'altri!
Romba il cannone. Incredibilmente, all’alba del XXI secolo, in Italia romba ancora il cannone. Ed è così spavaldo e sicuro di sé, che i colpi li spara a pochi chilometri dalla Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio dell’umanità UNESCO. Onore e vanto di questa nostra Italia disattenta e spesso nemica del proprio divino Passato. Fino a dichiarargli addirittura guerra! Obici e cannoni italiani ed americani sparano quotidianamente nel poligono di Drasy, a due passi dalla Valle girgentina, arroganti signori del paradiso di Punta Bianca, quel meraviglioso sperone di roccia calcarea che degrada sul mare di smeraldo, sotto al cielo turchese, incorniciato dalle sue calette di sabbia bianca. Bombardano il nulla, i soldati. Unico innocente nemico è l’Eden che stanno distruggendo. A gennaio scorso, una parte di collina, fin troppo sollecitata dai boati, è franata sulla spiaggia, portando con sé sassi, creta, terra e palme nane. Nel silenzio complice delle istituzioni. La Regione Sicilia-Pd,  autorizza e gli americani continuano a giocare alla guerra con noi. Bah! Una follia tutta da studiare.
Mentre boati e costanti vibrazioni causano all’intera area danni irreparabili, che, sommati alle migliaia di bossoli abbandonati sul terreno, diventano un vero e proprio attentato alla salute di luoghi e cose. Si fermano solo da metà giugno a metà settembre, poi ricominciano. E sembra torni il terremoto. Da Agrigento a Palma, Porto Empedocle, Favara… Un disastro. E pensare che, anni fa, nel lontano 1994, la Valle dei Templi fu inibita al passaggio delle biciclette dei mondiali di ciclismo. Viene da ridere o no? Forse, no. Perché, invece, viene più naturale piangere, o incazzarsi e urlare tanta rabbia in faccia a quegli amministratori sordi ed incoscienti. O, meglio, codardi e senza palle davanti ai giganti del potere mondiale. A rischiare grosso ci sono anche il Castello di Montechiaro, voluto e fatto costruire nel 1300 da Federico III Chiaramonte, conte di Modica, e vari siti archeologici, fra cui Piano Vento (con il suo abitato neolitico) e Monte Grande, col suo complesso minerario (zolfo) unico al mondo e il santuario risalente al II millennio a.C, dai grandi recinti circolari in cui si svolgevano i riti. E, ancora,tutto il patrimonio faunistico e floristico. Insomma, un’ecatombe! E per colpa di un nulla assoluto. E costoso.
A cosa servono queste centinaia di esercitazioni militari per decine di mesi all’anno, per ogni anno che passa? E quanto costano alle tasche vuote di noi italiani? E a quanto ammonta il danno che causano al paesaggio e alle ricchezze storiche e architettoniche? Domande che, sono sicuro, non troveranno risposta. Al limite, qualche sorrisino lungo i corridoi del Palazzo. Fra gente che si ritiene scaltra e potente, ma che, detto fra noi, non vale mezzo tarì. Perché se lo valesse, difenderebbe con unghie e denti l’unico vero tesoro che potrebbe assicurarci lavoro e futuro. Ma che sta per morire. Sotto i colpi finti dei cannoni veri…

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