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sabato 8 marzo 2014

D’Alimonte: "Il premio di maggioranza dell'Italicum? Quantificato dal Colle(Presidente Napolitano)"

Italicum, D’Alimonte: “E’ meglio di Porcellum e proporzionale, ma ha difetti”
Italicum, D’Alimonte: “E’ meglio di Porcellum 
e proporzionale, ma ha difeti”

Il politologo, "tecnico" di Renzi durante le trattative con Berlusconi, al fatto.it: "Inizialmente l'intesa era su un modello diverso, ma ci furono resistenze di Alfano e dello stesso governo Letta che aveva paura di essere destabilizzato. Il Quirinale? Fece sentire la sua voce perché fossero rispettati i principi della sentenza della Consulta"

La prima versione dell’accordo sulla legge elettorale tra Renzi e Berlusconi non piaceva. Non piaceva ai partiti piccoli. E di conseguenza non piaceva al presidente del ConsiglioEnrico Letta che aveva paura di essere indebolito. E fece sentire la sua voce anche il Quirinale che aveva sottolineato i rischi della riproposizione di alcuni meccanismi già censurati dalla Corte Costituzionale, “troppo maggioritari e distorsivi della rappresentanza”. In sostanza il modello spagnolo – praticamente bipartitico – non poteva andare. “Così siamo arrivati alla legge attuale che ha dei difetti, ma è comunque migliore del sistema che ci ha consegnato la Corte costituzionale”. Una ricostruzione degli ultimi mesi che ha fatto durante un convegno promosso all’istituto Luigi Sturzo di Roma il politologo Roberto D’Alimonte, docente alla Luiss di Roma e all’università di Firenze, editorialista del Sole 24 Ore e consulente “tecnico” di Matteo Renzi in fase di composizione delle prime versioni dell’Italicum. D’Alimonte, però, negli ultimi giorni, ha più volte espresso riserve sul prodotto finale: prima in un’intervista al Corriere della Sera, poi anche a margine di un convegno a Firenze. “Lo dico da studioso, però. Perché da politico capisco che c’è una trattativa e quindi si ottiene qualcosa da una parte e si deve cedere dall’altra”....continua...

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