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venerdì 7 febbraio 2014

Leonard Pelitier, 38 anni di ingiustizia nordamericana: Sepolto vivo da una corte di bianchi razzisti.

38 anni fa veniva arrestato Leonard Peltier, attivista per i diritti dei nativi americani. Sepolto vivo da una corte di bianchi razzisti. La campagna per la sua liberazione
di Andrea De Lotto

Leonard Peltier , ieri, 6 febbraio ha compiuto 38 anni di carcere e a settembre prossimo 70 anni di vita, se si puo' chiamare vita.
Peltier è un attivista statunitense per i diritti dei nativi americani, che fu arrestato nel 1976 e condannato a due ergastoli per l'omicidio di due agenti dell'FBI. La sua colpevolezza è quantomeno dubbia ma nel secondo processo presso la corte distrettuale degli Stati Uniti a Fargo, Nord Dakota, città storicamente anti-indiana, una giuria di soli bianchi presieduta da un giudice noto per il suo razzismo, ritenne colpevole Peltier degli omicidi di Coler e Williams e il giudice confermò la sentenza nell'aprile del 1977. Peltier fu condannato a due ergastoli consecutivi ed è tuttora in prigione. Nonostante le irregolarità del processo e svariate prove a favore di un processo d'appello, questo gli verrà sistematicamente negato.
Nel 2002 gli avvocati di Leonard denunciano l'ex direttore dell'FBI Louis French e una lunga lista di ex agenti federali per violato i suoi diritti costituzionali e aver sistematicamente e ufficialmente orchestrato una campagna di disinformazione per impedirgli la grazia.
Dopo cinque anni, accurati esami balistici riuscirono a provare che i proiettili che uccisero i due agenti non appartenevano all'arma di Leonard, e molti dei testimoni che lo accusarono ritirarono le loro dichiarazioni, confessando di essere stati minacciati dall'FBI.
Viaggia in rete una petizionema da ieri, ogni giovedì, ci sarà un presidio sotto il consolato Usa di Barcellona. Sta per partire un blog in italiano e spagnolo con tutto il materiale tradotto su Peltier. Il 26 Marzo Obama sarà a Bruxelles e il gruppo di lì prepara l'accoglienza, il giorno dopo sarà a Roma, e sarebbe importante che anche lì ci fossero dei grandi striscioni.

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