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sabato 18 gennaio 2014

Aleksandr Artamonov intervista Thierry Meyssan: "Bashar al-Assad, il nuovo Che Guevara ?"

PS: <<La Russia assieme a Stati Uniti e Unione europea ha istituito la Conferenza di Ginevra 2 dedicata al problema siriano. Ma dietro la cortina della contrattazione diplomatica, si sente un vuoto cosmico, perché la cosiddetta opposizione siriana non solo non è rappresentativa, ma perde su tutti i fronti di questa guerra sovversiva architettata dagli statunitensi secondo la formula di Lawrence d’Arabia. Effimera e molto eterea, l’enigmatica resistenza di un Paese solidale al presidente, appare sempre più come un innesto occidentale sul vecchio olivo siriano. Questa repulsione non è che un desiderio volgare respinto dal tronco e che muore lentamente. L’opposizione ha vissuto e l’iniziativa dei bellicosi incendiari del pianeta è svanita>>
umberto marabese
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Thierry Meyssan, figura di spicco della resistenza mediatica francese si trova sul campo e per l’ennesima volta ci illumina affinché si possa avere una analisi completa della situazione.
Voce della Russia. La Conferenza di Ginevra 2 avrà effetti positivi?
Thierry Meyssan. Quando parliamo dell’opposizione siriana, parliamo di fantocci che agiscono per conto di potenze straniere, oggi 11 unite sotto il nome di "Amici della Siria". Poi la Conferenza di Ginevra mira a stabilire la pace in Siria, sulla base di un accordo preventivo tra Russia e Stati Uniti di un anno e mezzo fa, ma che non è stato possibile realizzare finora. Così, funzionerà questa volta la Conferenza di Ginevra 2? Tutto fa pensare di sì, ma non è certo. E gli Stati Uniti si riservano ancora il diritto di sabotare la conferenza se non riescono ad imporre questa soluzione ai loro alleati! È una situazione abbastanza complicata: gli Stati Uniti sono protagonisti di tale guerra... vi ricordo che dichiararono guerra alla Siria votando il Sovereign Countability Act nel 2003. Da quel momento, hanno cercato più volte di entrare in guerra fino ai noti eventi attuali, rappresentati da una guerra per procura per interposte potenze. Gli Stati Uniti hanno delegato i loro poteri di guerra, prima a Francia e Gran Bretagna, e poi a potenze regionali, e cioè Turchia, Giordania e poi successivamente Qatar e Arabia Arabia. Quando spedirono gli altri in guerra è difficile dirlo. "Ora è finita! Si va a casa perché avete perso!"......
È a questa situazione che devono gestire oggi. Ho detto che possono sempre sabotare la conferenza poiché tra due giorni vi sarà il primo incontro del Tribunale speciale per il Libano. Quindi, se vogliono sabotare la conferenza, potranno semplicemente accusare nuovamente la Siria dell’assassinio di Rafiq Hariri, sulla base di certe false testimonianze sconfessate in pochi mesi. Ma così interromperebbero i negoziati.
VdR. Parlando appunto dell’opposizione siriana, cos’è in realtà?
Thierry Meyssan. Non c’è opposizione formale e fin dall’inizio gli Stati Uniti decisero di applicare in Siria non una guerra convenzionale, fronte contro fronte, ma ciò che chiamano guerra di quarta generazione in cui le persone vengono manipolate facendo credere che un disastro generale e il crollo del governo fossero imminenti. Ed è così che le persone furono spinte ad anticipare gli eventi. In questa guerra di quarta generazione, si è deciso di finanziare alcuni gruppi sparsi e distinti solo per dare l’impressione di un movimento generale. Non vi è alcun coordinamento tra questi gruppi impegnati in atti di terrorismo diffuso, per convincere la gente che ciò che guardavano su al-Jazeera e al-Arabiya era vero! Ha funzionato per qualche tempo e poi, infine, gli Stati Uniti ritennero che non avesse funzionato. La Conferenza di Ginevra 1 poteva por terminare alla guerra. Ma pochi mesi dopo Stati Uniti, Israele, Francia, Qatar e Arabia Saudita la riaccesero introducendovi masse jihadiste dal resto del mondo. Ma come s’è appreso, i diversi gruppi, rimanendo divisi, non potevano mai costruire un vero e proprio esercito, e ciò avrebbe richiesto il cambiamento della strategia militare. Questa è anche la ragione per cui hanno chiaramente perso sul campo. E questo è anche il motivo per cui non riescono ad avere una rappresentanza coerente nella Conferenza di Ginevra 2. Con rappresentanza coerente intendo leader politici che parlano a nome dei gruppi stranieri infiltrati in Siria.
VdR. Ultima domanda: pensa che il governo di Bashar continuerà o dovremmo pensare a una dipartita del presidente siriano con la creazione di un governo di transizione?
Thierry Meyssan. In primo luogo, secondo i nemici della Siria, cioè NATO e Turchia, il sostegno popolare a Bashar al-Assad viene variamente stimato tra il 60 e l’88% della popolazione! Lo si confronti con la Francia, dove attualmente il sostegno popolare al presidente della Repubblica è del 15%! Quindi, se qualcuno deve lasciare il potere non è certamente Bashar al-Assad! Poi, quando si guarda alla tecnica militare utilizzata, sì! C’è voluto molto tempo per raggiungere la vittoria. Parliamo di vittoria, oggi, mentre Aleppo viene liberata e la periferia di Damasco viene ripulita completamente! Ci sono voluti tre anni per questo! E durante questi tre anni le potenze straniere non hanno smesso d’inviare combattenti. Non sappiamo il numero esatto, ancora una volta ci sono stime assai diverse! Tra 40000 e 160000 combattenti stranieri inviati qui! Probabilmente la verità è che c’è un contingente di 120000 combattenti stranieri ancora oggi in territorio siriano! C’è voluto tempo, ma Assad è riuscito a vincere nonostante tale coalizione estera... D’altra parte, nel Paese, lo Stato funziona ancora, dopo 3 anni!... Vivo a Damasco e non manca nulla! Niente! Potete trovare tutti i prodotti necessari per la vita quotidiana, naturalmente, non c’è una scelta enorme quando cercate scatolette di tonno, ne trovate di una sola marca... Ma si possono trovare tutti i prodotti necessari. Così anche sulle coste mediterranee, dove non solo troverete qualsiasi cosa al mercato, ma chiaramente non vi sono più neanche operazioni militari. Per contro, vi sono aree del Paese dove lo Stato non opera più. Queste sono le cosiddette aree "liberate" dall’opposizione armata. Ma quando diciamo che lo Stato non c’è più, significa solo che alcuni servizi non soni più erogati. Ma altri vi sono sempre! Ad esempio, gli ospedali e le scuole funzionano! Le scuole, anche nei territori occupati dalle bande armate, sono ben finanziate e non dalle bande armate o dai loro mandanti stranieri! Sì, la politica di Bashar al-Assad si rivela un successo e sarà certamente ampiamente studiata da tutte le accademie militari del mondo. Perché questa è la prima volta che vediamo tale tipo di guerra. Finora le guerre di quarta generazione furono condotte in contesti diversi: alla fine della guerra del Vietnam e poi la resistenza di Hezbollah ad Israele... Ma non era la situazione di uno Stato attaccato da bande armate straniere!"
Commento dell’autore. Thierry Meyssan è un commentatore ed analista, ma ha sbagliato su un punto. Per la prima volta nella storia moderna, il Paese invaso da truppe di banditi per istituirvi un regime wahhabita era la Russia su suolo ceceno e contro il popolo ceceno. La formula magica non funziona più ed è il momento per Obama e Hollande di pensare a un dopo-guerra nel Vicino Oriente contro cui si sono tanto accaniti.
Fonte
La Voix de la Russie

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