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giovedì 19 dicembre 2013

Ucraina, con Mosca salvata economia,con Ue collasso assicurato!

Russia all'attacco, basta pressioni.

di Giuseppe Agliastro
      (ANSA) - KIEV - Il governo ucraino è più che soddisfatto per l'intesa raggiunta ieri con il Cremlino, e non lo nasconde. Per il premier Mikola Azarov si tratta di un accordo "storico", che permette di salvare l'economia ucraina dal "fallimento", mentre firmare ora l'accordo di associazione con l'Ue avrebbe portato "alla bancarotta e al collasso sociale". E intanto Mosca torna all'attacco, con il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov che accusa l'Occidente di tentare di esercitare pressioni sull'Ucraina nonostante gli accordi di ieri.

Parole pesanti quelle che arrivano da Kiev all'indomani dell'intesa raggiunta a Mosca da Putin e dal presidente ucraino Viktor Ianukovich con cui la Russia ha concesso all'Ucraina un forte sconto sul prezzo del gas (da 400 a 265 dollari per 1000 mc) e comprato 15 miliardi di dollari di titoli di Stato ucraini. Secondo il primo ministro, firmando ora un accordo con Bruxelles, "dopo alcuni giorni di applausi scroscianti, la dura realtà avrebbe sommerso l'Ucraina. Già oggi - sostiene Azarov - avremmo dovuto soddisfare le richieste dell'Fmi, cioè raddoppiare le bollette, svalutare drammaticamente la moneta nazionale, ridurre le spese, cancellare gli aiuti del governo all'agricoltura, congelare salari e pensioni". A dare manforte al premier è il ministro dell'Energia, Eduard Stavitski, secondo cui con il nuovo accordo sul gas Kiev risparmia più di 5 miliardi di euro l'anno.......


E intanto, mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel ribadisce che l'offerta di un accordo Ue-Ucraina "rimane sul tavolo", la Russia torna a fare la voce grossa: "Suscitano stupore - ha tuonato Lavrov - i tentativi di esercitare pressioni evidenti sul governo ucraino, che proseguono nonostante le decisioni prese ieri a Mosca". Una dichiarazione che mette in fuorigioco anche il commissario Ue all'Allargamento, Stefan Fule, che ieri sera aveva detto che l'accordo con l'Ue "non mette Kiev nella posizione di dover fare una scelta fra Mosca e Bruxelles".

Certo l'obiettivo finale del Cremlino è quello di inglobare l'Ucraina nella sua sfera d'influenza facendola entrare nell'Unione doganale guidata da Mosca e appropriandosi dei suoi gasdotti, da cui passa buona parte del metano russo diretto in Europa. Ma un'intesa di questo genere ora rischierebbe di far esplodere piazza Indipendenza, a Kiev, occupata permanentemente dagli 'europeisti'. I manifestanti che ormai da quasi un mese scendono in piazza a migliaia accusano il presidente di aver "venduto" il Paese alla Russia, e anche la leader dell'opposizione in carcere Iulia Timoshenko ha definito la firma di un accordo con il Cremlino "l'inizio della fine dell'indipendenza" dell'Ucraina. I dimostranti non hanno intenzione di cedere: continuano a rinforzare le barricate intorno alla piazza e oggi hanno consegnato due alberi di Natale "insanguinati" addobbati non con festoni e luci colorate ma con le foto di alcuni manifestanti malmenati dalla polizia: uno è per Rinat Akhmetov, l'uomo più ricco del paese e uno dei maggiori finanziatori del partito di Ianukovich, un altro per Andrii Kliuiev, il segretario del Consiglio di sicurezza accusato di essere uno dei responsabili delle violenze della polizia sui pro-Ue all'alba del 30 novembre. (ANSA).

 

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