Avviso di garanzia al sindaco di Settimo e ad altre nove
persone. Sotto la lente della magistratura le procedure di cessione
delle quote dell’azienda dei rifiuti. Una rete di partecipazioni
incrociate. Perquisizioni in municipio e nella sede della società
Avviso di garanzia per il sindaco di Settimo Torinese, Aldo Corgiat,
esponente di punta del partito democratico piemontese. Il primo
cittadino del popoloso centro dell’hinterland torinese è indagato per
turbativa d’asta nell’ambito di un’inchiesta aperta dalla Procura di
Torino sulle procedure di cessione delle quote pubbliche (49%) di Seta,
l’azienda che si occupa della raccolta rifiuti per conto dei 29 Comuni
della zona nord-est, presieduta dal compagno di partito Alessandro Di Benedetto. Con lui sono indagate altre nove persone.
La vicenda ha contorni oscuri, a partire dall’esito della gara che è
andata per tre volte deserta, aprendo la strada all’ingresso di una
cordata di privati, capofila la Thesan. Nella quale compare con una piccola partecipazione la ”Pianeta” municipalizzata di Settimo. Ma cos’è Pianeta? Non è altro che una società controllata da Global Costruzioni Srl,
a sua volta nelle mani del Comune di Settimo, dal momento che
l’amministrazione di Corgiat – tramite la sua società di partecipazioni
Patrimonio Città di Settimo Srl e, in misura minore, l’Asm Spa – detiene
il 55% del suo capitale sociale. Per intenderci la stessa che si
sarebbe dovuta occupare un anno fa - assieme ai privati di Waste Italia
- della costruzione di un inceneritore sul territorio cittadino con il
compito di bruciare i rifiuti speciali. “Sarebbe questo il socio
privato? – si era chiesto tempo fa Carlo Giacometto,
consigliere provinciale del Pdl presentando un’interrogazione sulla
vicenda -. O sarà mica che toccherà ai cittadini di Settimo risanare le
casse di Seta, dopo anni di gestione con i conti in profondo rosso?” .....
Da
questo contesto la procura ha deciso di fare chiarezza, nonostante
proprio la settimana scorsa l’offerta di Tesan sia stata bocciata dai
sindaci dei Comuni che compongono il Consorzio.
Oltre
al sindaco di Settimo, figurerebbero nel registro degli indagati altre
nove persone, tutti per la stessa ipotesi di reato. Si tratta di Paolo Brambilla, amministratore unico della società Thesan srl; Francesco Margiotta, amministratore delegato delle società Pianeta srl e Global Costruzioni srl; Paolo Perino, presidente del cda della società Paris Energia srl; Pierluigi Avataneo, presidente del Consorzio Bacino 16; Piero Cena, membro della commissione di gara del Consorzio Bacino 16; Stefano Maggio, direttore generale del Comune di Settimo Torinese e consigliere della società Patrimonio Città di Settimo srl; suo fratello Roberto Maggio, amministratore delegato della società Enerchivasso spa; Antonio Stillitano, consigliere d'amministrazione della società Siefin srl; Susanna Dall'Aglio, segretaria della commissione di gara del Consorzio Bacino 16.
«Sono ovviamente amareggiato – afferma Corgiat in una nota -, ma
assolutamente sereno e tranquillo. Negli ultimi due anni confermo di
essermi sempre impegnato alla luce del sole, per trovare una soluzione
in grado di dare stabilità a Seta e per evitare di ritrovarci con i
dipendenti sui tetti come purtroppo abbiamo visto succedere in altri
casi. L’ho fatto ripeto con trasparenza e con impegno perché credo
fermamente che questo sia la responsabilità di un sindaco. La mia
preoccupazione è sempre stata e continua ad essere per i circa 250
dipendenti e rispettive famiglie che lavorano in Seta, pur essendo il
Comune di Settimo azionista di circa il 16% di Seta, insieme ad altri 30
comuni. Voglio sottolineare che nella vicenda relativa alla cessione
del 49% di Seta ci sono stati ben 3 bandi andati deserti e che l’unica
offerta che alla fine è giunta, quella della Thesan, è stata respinta
dall’Assemblea dei sindaci perché ritenuta insoddisfacente. Di quella
Assemblea ero il Presidente e, testimoni 30 sindaci, mia era stata la
proposta, in completo accordo con tutti i componenti, di rifiutare
l’offerta. A seguito di quell’esito si è deciso di riaprire nuovamente
un bando di gara per trovare un partner industriale per Seta, bando che è
ancora in corso. Alla luce di tutto questo, con serenità attendiamo di
poter avere accesso agli atti per poter capire meglio da dove derivino i
dubbi della Procura, fiduciosi di poter chiarire rapidamente la
vicenda».
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