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venerdì 16 agosto 2013

Il caso Banca delle Marche Nuovo feudalesimo e potere locale dei partiti.

 di Pier Trapezio
Le notizie di stampa sulla vicenda Banca delle Marche, piuttosto numerose in questa prima metà di agosto, dicono molto su come la partitocrazia trasforma, in una regione italiana, la democrazia in una oligarchia di comitati di affari che gestiscono come propria la cosa pubblica e, quel che è forse ancora più grave, condizionano potentemente l'economia locale, sottraendo risorse alla collettività e creando privilegi e rendite di posizione, disegnando un nuovo feudalesimo.
La premessa è che le Marche sono una regione italiana laboriosissima, con il più alto tasso di iniziativa imprenditoriale d'Italia; si aggiunga una tradizionale tendenza a non confliggere con il potere costituito, retaggio forse di secoli di dominio della Curia romana, per cui all'autorità vigente è meglio sottomettersi, purché in cambio si possa lavorare; un'area nella quale, fin dagli anni Sessanta, si è affermato il celebratissimo "modello adriatico", imperniato su di un tessuto di piccole imprese a bassissima conflittualità sociale, con elevata capacità di innovazione ed attenzione alla qualità; una regione infine che, trent'anni fa, uno studio Fininvest considerava la regione italiana con maggiore accumulo di risparmio....continua....
 http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=84169&typeb=0&Il-caso-Banca-delle-Marche
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 Leggi anche:
Banca Marche e l'importanza di una banca del territorio



La crisi di Banca Marche è un test formidabile sull'importanza di una banca del territorio e sulla maturità della classe dirigente locale: tocca agli imprenditori marchigiani farsi avanti e sostenere, insieme al nuovo management, una ricapitalizzazione che, dopo la pulizia dei conti, può ridare slancio a un istituto cruciale per la regione adriatica.
Rispondendo all'invito del presidente della Regione Marche, Spacca, ho avuto modo di illustrare recentemente alcune mie riflessioni sul caso della Banca Marche ma come economista che da molti anni si occupa del sistema bancario e non certamente come consigliere della stessa banca quale sono. Si tratta quindi di opinioni e analisi di un economista dell'Università Politecnica delle Marche che vuole contribuire a chiarire il caso della Banca Marche nel quadro del contesto bancario nazionale e con l'occhio rivolto a tre aspetti dell'istituto marchigiano:
  1. La redditività di esercizio (o meglio le perdite…)
  2. La patrimonializzazione
  3. Le prospettive....continua....
http://www.linkiesta.it/blogs/mofir-blog/banca-marche-e-l-importanza-di-una-banca-del-territorio

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