umberto marabese
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Nella prima giornata di un'offensiva delle forze lealiste denominata 'Tempesta del nord'.
DECINE RIBELLI UCCISI AD ALEPPO - ''Decine" di ribelli sono stati uccisi e "centinaia" feriti o catturati nella prima giornata di una offensiva delle forze lealiste denominata 'Tempesta del nord' per riprendere il controllo di Aleppo, la più grande città della Siria. Ne danno notizia fonti del regime.
L'attacco delle forze di lealiste é stato lanciato cinque giorni dopo che l'esercito di Damasco e le sue alleate milizie sciite libanesi di Hezbollah hanno ripreso il controllo di Qusayr, città in posizione strategica a dieci chilometri dal confine libanese.....
DAMASCO,ASSALTI ANCHE IN ALTRE CITTA' - "Quasi cento terroristi e Salafiti sono stati uccisi all'inizio dell'operazione, mentre centinaia di altri sono stati feriti o arrestati", ha detto, parlando dell'attacco lanciato dalle forze lealiste per il riprendere il controllo di Aleppo, un responsabile degli apparati di sicurezza citato dai media governativi che ha voluto mantenere l'anonimato. Da un anno Aleppo è divisa in una parte controllata dalle forze del regime e una dai ribelli. Dopo la vittoria nella battaglia di Qusayr l'esercito sembra intenzionato a riconquistare parti di territorio non solo in questa metropoli del nord, importante per tagliare le linee di rifornimento di armi dalla Turchia, ma anche intorno a Damasco e nella provincia meridionale di Daraa. "L'esercito ha ripreso il controllo della cittadina di Shwihneh, sull'autostrada tra Dael e Mansourah, a nord di Aleppo, uccidendo decine di combattenti del Fronte Al Nusra", ha sottolineato la fonte. "Le forze armate - ha aggiunto - hanno anche lanciato molti assalti contro roccaforti dei miliziani nelle località di Herietan, Minegh, Qabtan Al-Jabal, Babees, Kafrat Hamra e Atareb, facendo grandi progressi verso il pieno controllo di Aleppò". Unità dell'esercito giunte di rinforzo sarebbero inoltre state mobilitate per rompere l'assedio dei ribelli intorno ai villaggi di Nubel e Zahra, nel sud della provincia.
ATTIVISTI, PIU' DI 3.000 UCCISI A MAGGIO, 347 MINORI - Sono oltre 60mila le persone uccise in Siria in più di due anni di violenze e la cui morte è stata documentata. Lo riferisce oggi il Centro di documentazione delle violazioni in Siria (Vdc-sy.info) che dalla primavera del 2011 si occupa di monitorare nel dettaglio le uccisioni di civili e non civili. Nello scorso mese di maggio, secondo i conteggi del Vdc, sono state uccise 3.113 persone. Di esse 347 sono minori.
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