PS: Io credo che ormai certi "pseudi giornalisti" tra cui uno fino a poco tempo fa "direttore de l'Unità" giornale fondato da Antonio Gramsci, siano al tubo del gas in bocca. Credere di riuscire a prendere per il c..o il popolo su fatti drammatici colpevolizzando il nemico politico(...vi ricordate l'ultimo sgarbo subito in Tv7 su"Servizio pubblico") di tentato omicidio, sia miserevole! Se poi invece, carissimi "duo da circo,"fate il nome .....della fonte diplomatica vicina agli ambienti dei servizi......, vi chiedo scusa!
umberto marabese
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La denuncia del Fatto Quotidiano: la richiesta venne avanzata ai servizi segreti.
Nella sua ultima conferenza stampa di fine anno da premier in carica,
il 23 dicembre del 2010, Silvio Berlusconi non ebbe problemi a
dichiararsi apertamente «amico» di Gheddafi, Mubarak e Ben Ali. Pochi
mesi dopo sarebbero però esplose le diverse primavere arabe e l'Italia
si sarebbe schierata al fianco della Nato nell'intervento militare in
Libia. In quell'occasione, denuncia il Fatto Quotidiano nella sua
prima pagina di oggi, il Cavaliere avrebbe avanzato ai servizi segreti
italiani allora guidati da Gianni De Gennaro la richiesta di «far fuori»
Gheddafi. Una rivelazione che il giornale di Padellaro e Travaglio
attribuisce «una fonte diplomatica autorevole vicina agli ambienti della
sicurezza»........
Ma che subito dagli ambienti del Pdl viene bollata come un'«infamia» non credibile. Gheddafi fu giustiziato sommariamente nell'ottobre 2011
dopo essere stato scovato nel nascondiglio nei pressi di Sirte dove si
rifugiava. Non è la prima volta che si parla di un coinvolgimento
dell'Occidente nella morte del Rais e in particolare era stata avanzata
una pista francese secondo cui a sparare il colpo di grazia sarebbe stato proprio uno 007 di Parigi. Mai si era però parlato di un ruolo di Palazzo Chigi.
AMICIZIA IMBARAZZANTE - Ma perché Berlusconi avrebbe voluto la
morte del suo «amico», di cui fu più volte ospite in Libia e che a sua
volta ospitò in pompa magna a Roma concedendogli pure di insediare un
vero e proprio accampamento con tenda berbera nel parco di Villa
Pamphili? Secondo il quotidiano l'obiettivo del leader del pdl, in una
fase in cui vacillava la sua autorevolezza sul piano internazionale, era
sganciarsi in ogni modo netto dall'amicizia con il Colonnello. E il
modo più drastico poteva essere appunto l'eliminazione del Rais. Per
avvalorare la tesi vengono citate alcune inchieste giornalistiche - tra
cui pezzi di Le Monde, del Giornale e del Corriere -
che ipotizzavano un ruolo dell'intelligence dei Paesi della coalizione
occidentale nella scelta di uccidere Gheddafi appena catturato, anziché
consegnarlo alla giustizia internazionale e sottoporlo a processo. Si
parla anche di un ruolo dell'allora presidente francese Nicolas Sarkozy,
a sua volta definito come desideroso di recidere i legami con il leader
libico.
LA SMENTITA DI BONAIUTI - «La pretesa ricostruzione del Fatto Quotidiano
è totalmente falsa, incredibile, assurda, inaccettabile - tuona il
portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti -. Ma come si può sostenere che
il Presidente Berlusconi abbia soltanto pensato a un'infamia del
genere?».
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