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mercoledì 19 giugno 2013

Josefa Idem(Pd): spunta anche l’abuso edilizio dopo la vicenda del mancato pagamento dell’Ici per quattro anni




 PS: Mancava solo più un Ministro-Pd .....ben arrivato! Quando vengono da un paese straniero( la Grmania...) imparano molto presto e benissimo come fare per non pagare il dovuto: che punizione?La facciamo Ministro, grazie Pd! Dimissioni subito!
umberto marabese


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 Dopo la vicenda del mancato pagamento dell’Ici per quattro anni

raphaël zanotti-Ravenna
Si fa dura per il ministro Josefa Idem: dopo la polemica sul non pagamento dell’Ici per quattro anni grazie all’intestazione di una palestra come sua abitazione principale (separatamente dal marito che invece risulta intestatario della casa in cui abitano), ora arriva anche l’accertamento dell’abuso edilizio.
I tecnici degli uffici del Comune di Ravenna, dove l’ex olimpionica tedesca vive ormai da anni, hanno compiuto un sopralluogo l’11 giugno scorso segnalando una serie di irregolarità dell’edificio di carraia Bezzi 104 dove la Idem risultava residente fino al 4 febbraio scorso. «Al piano terra - fanno notare i tecnici - i locali indicati come “sala attrezzi”, “taverna soggiorno”, “studio” e servizi igienici con relativo spogliatoio sono tutti al servizio della palestra denominata Ja Jo Gym». Palestra che,a giudicare dalle foto di Google Street è attiva almeno dal 2008. Anno in cui, secondo i registri del Comune di Ravenna, quell’edificio doveva invece essere solo l’abitazione del ministro delle Pari Opportunità, Sport e Gioventù del governo Letta.....
 


La palestra, fanno notare i tecnici, sembrerebbe data in gestione a una società sportiva dilettantistica. Anche se l’intera unità immobiliare risulta in realtà abitazione. Altre irregolarità sono state rilevate sul retro, in corrispondenza di una tettoia: si tratta di condizionatori e macchinari per il trattamento dell’aria che non risultano ufficialmente. «Per i titoli rilasciati e ovviamente per quanto sopra riportato - concludono i tecnici - non risulta presentata la prescritta richiesta di conformità edilizia e agibilità».
Un guaio che il ministro e il marito allenatore Guglielmo Guerrini potranno sicuramente risolvere presentando un’istanza di sanatoria (istanza già annunciata ai tecnici comunali).

Ma se l’aspetto edilizio può essere sanato, è quello politico che in questo momento mette sotto pressione il ministro e il governo. La Lega ha depositato una mozione di sfiducia individuale contro il ministro. Oggi il neocapogruppo in Senato del Movimento 5 Stelle, Nicola Morra, ha presentato un’interrogazione parlamentare chiedendo che il ministro chiarisca le vicende relative al pagamento dell’Ici e alla doppia residenza del ministro e del marito negli anni precedenti. La titolare del dicastero dello Sport ha dichiarato di «non voler commentare la vicenda» ma ha anche nominato un proprio legale, l’avvocato romano Luca Di Raimondo, perché gestisca l’intera, spinosa vicenda.

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