Il nuovo presidente dell'Iran, Hasan Rohani, ha tenuto la prima conferenza stampa dalla vittoria alle urne e ha definito la sua elezione come l'avvio di «una nuova era». Rohani ha affermato che «seguirà il percorso di moderazione e giustizia, e non di estremismo» e ha invitato il suo Paese a non lasciarsi trattenere da politiche del passato. L'Iran perseguirà «interazioni costruttive» con il resto del mondo «attraverso la moderazione», ha dichiarato il riformista. Ma subito dopo ha chiarito che il controverso «processo di arricchimento dell'uranio non sarà sospeso». Però «siamo pronti a mostrare maggiore trasparenza» sul programma nucleare, ha aggiunto il neo presidente: «I nostri programmi nucleari sono completamente trasparenti ma siamo pronti a mostrare maggiore trasparenza e a chiarire a tutto il mondo che le iniziative della Repubblica islamica sono tutte nell'ambito delle cornici internazionali».....
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I RAPPORTI CON WASHINGTON - L'Iran è disponibile a negoziati diretti con gli Stati Uniti ma a patto che Washington non interferisca nei suoi affari interni, ha detto anche Rohani. Poi però ha ammesso che le ferite inferte negli anni scorsi alle relazioni tra i due Paesi sono «profonde, complesse e difficili da rimarginare». Gli Stati Uniti, ha sottolineato, «devono riconoscere i nostri diritti».
L'AIEA - Intanto in serata arriva la dichiarazione del segretario generale dell'Aiea, l'Agenzia Onu per l'energia atomica, Yukiya Amano, secondo cui il programma nucleare dell'Iran, che l'Occidente sospetta nascondere fini militari, «progredisce in modo costante» e non vi sono segni che le sanzioni internazionali vi abbiano avuto un impatto. Amano ha detto di rimanere impegnato nel dialogo con l'Iran.
http://www.corriere.it/esteri/13_giugno_17/iran-rohani-prima-conferenza-stampa_7849dd7a-d74d-11e2-
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