PS: Non è una "notizia" che gli spioni made in USA siano peggio di qualche magistrato italiano nei confronti di Berlusconi, la vera "notizia" e che anche qualche "americano che conta", si è reso conto di comr si comporta la dirigenza USA!
umberto marabese
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Irreperibile da lunedì, l'ex informatico Cia è
tornato a farsi sentire con un'intervista al South China Morning Post,
in cui parla della sua scelta di fuggire a Hong Kong e rivelare i
dettagli del programma di sorveglianza dell'intelligence statunitense:
"Non sono qui per nascondermi dalla giustizia, ma per rivelare i crimini
e l'ipocrisia del governo Usa"......
HONG KONG - "Non sono né un traditore né un eroe, sono
un americano. Credo nella libertà di espressione. Ho agito in buona
fede, ma è semplicemente giusto che il pubblico si faccia la propria
opinione". E' la prima battuta di un'intervista esclusiva del South China Morning Post a Edward Snowden, 29 anni, l'ex informatico Cia che si è rifugiato a Hong Kong e di cui si sono perse le tracce.
La data di pubblicazione è quella odierna, ma il sito non precisa quando è stata realizzata. Nell'intervista il fuggitivo Edward Snowden,
la talpa in forze nella sede hawaiana del contractor privato Booz Allen
Hamilton, parla dei cyber attacchi alla Cina e a Hong Kong, rivela i
dettagli del programma di sorveglianza dell'intelligence statunitense. E
racconta quelli della sua fuga, iniziata il 10 giugno, quando ha fatto
perdere le tracce.
In sintesi, questi i passaggi più significativi dell'intervista a Snowden, condotta dalla giornalista Lana Lam: il programma Prism della
National Security Agency (Nsa) si è esteso al controllo di
comunicazioni delle istituzioni come della gente comune di Hong Kong e
del resto della Cina; gli Usa stanno esercitando una arro gante pressione
diplomatica su Hong Kong per ottenere la sua estradizione; la
legge di Hong Kong lo proteggerà dagli Usa;http://www.repubblica.it/esteri/2013/06/12/news/snowden_intervista-60940940/
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