PS: Una buona notizia. Mi auguro che sia l'inizio della fine di tutte le cosidette"primavere arabe" iniziate dalla Francia, Gb e purtroppo anche con la "vergognosa" invasione della Libia da parte dell'Italia, oggi senza un governo e in mano a quei"lanzichenecchi"pagati dalla NATO.
umberto marabese
di Marinella Correggia
Roma, 13 maggio 2013, Nena News - Una delegazione
internazionale di pacifisti guidata dalla premio Nobel per la pace
irlandese Mairead Maguire sta visitando Damasco e altri luoghi del Paese
per sostenere il movimento di riconciliazione nazionale Mussalaha e
chiedere alla comunità internazionale, spiega Maguire, «di rispettare la
sovranità della Siria e l'assoluto bisogno di pace e autodeterminazione
del popolo siriano»: smettendo dunque di alimentare i gruppi armati e
la destabilizzazione, e rimuovendo le sanzioni economiche che aggravano
l'emergenza.
Gli incontri diplomatici in corso a livello internazionale,
soprattutto fra russi e statunitensi, suscitano speranze e scetticismo a
Damasco, insieme al sollievo per la mancata risposta del governo
all'attacco di Israele. La capitale è stata colpita da autobombe fino a
pochi giorni fa (gli sbarramenti di cemento a protezione di strade e
aree sensibili sono ormai ovunque, dipinti con i colori della bandiera),
e si convive con il tuono dei colpi di mortaio o artiglieria notte e
giorno.
La crisi economica dovuta anche alle sanzioni si somma
all'afflusso di sfollati in una città che conta già centinaia di
migliaia di rifugiati iracheni degli ultimi anni, e palestinesi da lunga
data.
La delegazione ha denunciato la manipolazione mediatica, al centro
della tragedia siriana. Un esempio recente è l'uccisione di civili a
Bania, città costiera nella provincia di Lattakia. L'opposizione armata
ha accusato dell'ultima strage di civili, appunto a Bania, la milizia
Mouqawama Souriyy (Resistenza siriana), comandata da Mihraç Ural, di
Antiochia, già militante rivoluzionario marxista contro il governo
turco. La sua milizia è impegnata sul terreno a combattere i gruppi
armati antigovernativi e islamisti.
Ural, contattato dal giornalista belga Bahar Kimyongur, si dice
oltraggiato dall'accusa, rivendica la sua storia di militante della
sinistra rivoluzionaria e accusa gruppi armati salafiti che avrebbero
voluto vendicarsi per il rifiuto di uomini del posto di prendere le armi
con loro. Anche oppositori antibaathisti di Bania, come Ahmad Ibrahim e
il blogger Ahmad Abou Al-Khair scagionano Ural e accusano gruppi
terroristi.
Maguire e la delegazione hanno visitato ospedali e quartieri,
incontrato esponenti religiosi della Mussalaha, vittime civili, ed
esponenti dell'opposizione non armata, parlamentare ed
extraparlamentare.
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