UFFICIALMENTE AVVIATO L'INCENERITORE DEL GERBIDO
Venerdì ha iniziato a bruciare
tonnellate di rifiuti
Due volte assessore a Beinasco (prima al Bilancio e poi
all’Ambiente) e ora consigliere provinciale. Erika Faienza presiede dal 2006 il “Comitato locale di
controllo del termovalorizzatore del Gerbido”.
- Allora, dopo tanto parlare ci siamo: l’impianto
entra in funzione.
«Venerdì scorso ha bruciato le prime tonnellate di rifiuti,
sono state avviate turbine e prime linee. Ieri è rimasto fermo. La piena
attivazione dell’impianto avverrà entro ottobre».
- Tutto sotto controllo?
«Certo. Sono partiti anche i monitoraggi e i dati in
possesso di Arpa e Trm sono molto buoni».
- C’è chi le rimprovera di non avere più titolo di presiedere il
Comitato.
«Svolgo questo ruolo da prima ancora che chi oggi mi
contesta sapesse dell’esistenza di questo impianto. Ne sono memoria storica,
non ci guadagno un centesimo e sono comunque un amministratore del territorio.
Sono pure incinta di sei mesi ( (Faienza è la consorte del sindaco di
Grugliasco, Roberto Montà, ndr) e, mi creda, non è piacevole beccarsi gli
insulti di chi pensa che dietro la mia carica ci sia qualche motivo recondito.
Il mio è puro spirito di servizio».
- POLITICA mercoledì 24 aprile 2013
Eppure fuma. Bianco e sottile s’è levato alto in cielo
sabato mattina,
rapidamente confuso tra le ampie nubi del fine settimana. E in quel cielo ha disegnato
i soliti fantasmi. Il fumo espulso dal camino dell’inceneritore
del Gerbido ha riacceso
discussioni e polemiche mai sopite, colpi di coda di un
ter-ritorio che non ha mai digerito la costruzione di un impianto del ge-nere a
due passi da tante case e da un ospedale.
«Il camino fuma da mesi, si tratta di prove diverse che
precedono l’entrata in funzione dell’impianto», si
limita a dire Trm, la società mista che gestirà l’impianto
del Gerbido dopo averlo progettato e costruito.
«Hanno acceso, noi ci metteremo ancora maggiore impegno per
tenere la situazione sotto controllo», replica
Pierclaudio Cavallari, responsabile rifiuti di Pro Natura e
anima del Coordinamento No Inceneritore
di Torino.
In mezzo c’è il fatto che venerdì scorso l’inceneritore (o
termovalo-rizzatore, dipende dai punti di vista)
ha bruciato le sue prime duemila tonnellate di rifiuti.
Altrettanto si-curo è che il 1° maggio scatterà il
cosiddetto “esercizio
provvisorio” dell’impianto e che dodici mesi più tardi sarà il momento
dell’”esercizio
commerciale”: fino a 421mila ton-nellate di rifiuti l’anno,
tutte espulse dal camino che s’affaccia su Gru-gliasco, Rivoli, Rivalta,
Orbassano, Beinasco e sulla parte Sud di Torino. Certezze che agitano chi vive
a ri-dosso dell’impianto, le associazioni che da anni combattono per
re-spingerlo e quella residua parte di
politica che ancora non s’è rassegnata ad averlo in casa: i
rappresentanti di Grugliasco Democratica e degli
Ecologisti che ieri pomeriggio ne hanno chiesto conto al
sindaco du-rante il Consiglio comunale («Ri-badiamo la necessità di maggiori controlli»)
o l’amministrazione co-munale di Rivalta che l’altro ieri ha incalzato il
Comitato locale di controllo («Vogliamo sapere quando entrerà in funzione
l’impianto, noi abbiamo l’obbligo di
avvertire la nostra
cittadinanza»). Perché un’altra cosa certa, anzi incertissima, è la data
ufficiale di partenza dell’ince-neritore. Si sussurra che si tratti di una
strategia dettata da esigenze di ordine pubblico, volte a evitare
disordini. Ed è un ragionamento che fa sorridere amaro
Cavallari: «Non siamo mai stati violenti – sbuffa -.
Sorprende davvero una motivazione del genere. Chiederemo al
Comitato gli atti ufficiali della richiesta che sostengono di aver ri-cevuto».
A sorpresa, invece, le scorie dell’impianto
non verranno più smaltite a Orbassano. Saranno sem-pre di
competenza della Servizi In-dustriali, ma anziché a un tiro di schioppo dal San
Luigi verranno prese in carico da altri
stabilimenti dell’azienda. Nessuna delle tre fasi in programma (trattamento,
iner-tizzazione e smaltimento) avverrà comunque a Orbassano. «Ci risulta –
aggiunge Cavallari – che per al-meno sei mesi verranno eseguiti campionamenti
sui residui di ciò che viene bruciato per accertarne
l’eventuale
nocività». Prospettiva che non
rassicura chi da sempre è schierato contro l’inceneritore: «Fino
a poco tempo fa sostenevano che sarebbe stato talmente
innocuo da poter essere utilizzato per il sedime
stradale. Cosa li ha portati a cam-biare idea?». Nel mirino
di chi ancora “non ci sta” c’è anche il Comitato locale di controllo: «Va
completamente ri-pensato – argomenta Cavallari -. Era nato per controllare
l’incene-ritore, ora serve a controllare i cit-tadini, visto che durante le sue
riu-nioni non è consentito l’intervento
del pubblico». Il Comitato è costi-tuito dalle rappresentanze
(sindaco o assessore all’Ambiente
più un
tecnico) dei sei Comuni che s’af-facciano sull’impianto e
della Pro-vincia di Torino ed è presieduto da
Erika Faienza. Quest’ultima «non ricopre la carica di
sindaco o di as-sessore in nessuno dei Comuni che
sono parte del Comitato e non ri-sulta neppure ricoprire la
carica di assessore nella Giunta provinciale
presieduta da Saitta», scrivono in un’interrogazione i
consiglieri co-munali di Grugliasco Democratica
e degli Ecologisti ai quali vanno a dare man
forte anche quelli
del MoVimento 5 Stelle. «Forse che
quella carica è come quella di re e regine e va mantenuta
vita natural durante?».
Salvo Anzaldi
UFFICIALMENTE AVVIATO
L’inceneritore del Gerbido. Venerdì ha iniziato a bruciare
tonnellate di rifiuti
Due volte assessore a Beinasco (prima al Bilancio e poi
all’Ambiente) e ora consigliere provinciale. Erika Faienza presiede dal 2006 il “Comitato locale di
controllo del termovalorizzatore del Gerbido”.
- Allora, dopo tanto parlare ci siamo: l’impianto
entra in funzione.
«Venerdì scorso ha bruciato le prime tonnellate di rifiuti,
sono state avviate turbine e prime linee. Ieri è rimasto fermo. La piena
attivazione dell’impianto avverrà entro ottobre».
- Tutto sotto controllo?
«Certo. Sono partiti anche i monitoraggi e i dati in
possesso di Arpa e Trm sono molto buoni».
- C’è chi le rimprovera di non avere più titolo di presiedere il
Comitato.
«Svolgo questo ruolo da prima ancora che chi oggi mi
contesta sapesse dell’esistenza di questo impianto. Ne sono memoria storica,
non ci guadagno un centesimo e sono comunque un amministratore del territorio.
Sono pure incinta di sei mesi ( (Faienza è la consorte del sindaco di
Grugliasco, Roberto Montà, ndr) e, mi creda, non è piacevole beccarsi gli
insulti di chi pensa che dietro la mia carica ci sia qualche motivo recondito.
Il mio è puro spirito di servizio».
[S.Anz.]
GERBIDOMISTERO SULLA DATA DI PARTENZA DELL’IMPIANTO
L’INCENERITORE FUMA: GIÀ IN CENERE RIFIUTI PER 2000
TONNELLATE
«Venerdì scorso bruciata la prima spazzatura» rivela la
presidente contestata
Pierclaudio Cavallari. «Ci risulta che per almeno sei mesi
verranno eseguiti campionamenti sui residui di ciò
che viene bruciato per accertarne l’eventuale nocività»
Erika Faienza. Contestata presidente del Comitato di
controllo: Faienza nel mirino: «Non ha i titoli per presiedere il Comitato di
controllo»
L’interrogazione
contro la Presidente
Erika Faienza:
«Non ricopre la carica di sindaco o di assessore in nessuno
dei Comuni che sono parte del Comitato e
neppure ricoprire la carica di assessore nella Giunta Saitta»,
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