I posti letto notturni non bastano più, l’ospedale diventa un rifugio
S
travolti, arruffati, arrabbiati pesti. Nascondono
la faccia nei giacconi. Non sono malati, neppure parenti in attesa. Ma
uomini e donne senza un posto dove andare. Asciugano i calzini sul
termosifone, mettono le scarpe appaiate come se ci fosse un comodino.
Pregano e chiudono gli occhi, sperando che domani vada meglio.
Buonanotte dalle panchine dell’ospedale. Luci giallognole, sibili
elettronici in sottofondo. Notte da clandestini in città. Sono italiani,
romeni, africani.
Una signora con il velo che vorrebbe incenerirsi, pur di
non farsi vedere in questa situazione. Un elettricista disoccupato
ancora in cerca di riscatto. Un ex carcerato con la faccia bianca come
un lenzuolo. A mezzanotte qualcuno russa già, sprofondato dentro a un
sonno pesante, davanti al reparto di oncologia. Altri non riescono a
dormire. «Non ho nessuno. Non so di chi fidarmi», dice un uomo che si è
tatuato il nome Maria sul palmo della mano sinistra. «Meglio qui che
sotto un ponte»...continua...
http://www.lastampa.it/2013/03/10/cronaca/il-dormitorio-dei-disperati-nei-corridoi-del-mauriziano-
PS: <<.... ci sono 42 persone giovedì notte, 46 venerdì. Stanno disseminate al
piano terra. Le panchine di metallo color argento sono le più comode,
quindi contese. Chi arriva dopo, si prende tre sedie di plastica in
fila, con le gobbe che ti segano la schiena. Entrano alla spicciolata
dal portone principale su corso Unione Sovietica, chiude ogni notte alle
23,30. Ma la maggior parte è qui già alle otto di sera. In attesa che
l’ospedale si spopoli...>> Ottimo lavoro dei Sindaci e Giunte Comunali di C/S che hanno da sempre "comandato" Torino insieme alla FIAT.
umberto marabese
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