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domenica 10 marzo 2013

Torino. L’ultimo dormitorio dei disperati nei corridoi del Mauriziano


I posti letto notturni non bastano più, l’ospedale diventa un rifugio
niccolò zancan
Stravolti, arruffati, arrabbiati pesti. Nascondono la faccia nei giacconi. Non sono malati, neppure parenti in attesa. Ma uomini e donne senza un posto dove andare. Asciugano i calzini sul termosifone, mettono le scarpe appaiate come se ci fosse un comodino. Pregano e chiudono gli occhi, sperando che domani vada meglio. Buonanotte dalle panchine dell’ospedale. Luci giallognole, sibili elettronici in sottofondo. Notte da clandestini in città. Sono italiani, romeni, africani. Una signora con il velo che vorrebbe incenerirsi, pur di non farsi vedere in questa situazione. Un elettricista disoccupato ancora in cerca di riscatto. Un ex carcerato con la faccia bianca come un lenzuolo. A mezzanotte qualcuno russa già, sprofondato dentro a un sonno pesante, davanti al reparto di oncologia. Altri non riescono a dormire. «Non ho nessuno. Non so di chi fidarmi», dice un uomo che si è tatuato il nome Maria sul palmo della mano sinistra. «Meglio qui che sotto un ponte»...continua... 
http://www.lastampa.it/2013/03/10/cronaca/il-dormitorio-dei-disperati-nei-corridoi-del-mauriziano-
PS: <<.... ci sono 42 persone giovedì notte, 46 venerdì. Stanno disseminate al piano terra. Le panchine di metallo color argento sono le più comode, quindi contese. Chi arriva dopo, si prende tre sedie di plastica in fila, con le gobbe che ti segano la schiena. Entrano alla spicciolata dal portone principale su corso Unione Sovietica, chiude ogni notte alle 23,30. Ma la maggior parte è qui già alle otto di sera. In attesa che l’ospedale si spopoli...>>  Ottimo lavoro dei Sindaci e Giunte Comunali di C/S che hanno da sempre "comandato" Torino insieme alla FIAT.
umberto marabese

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