Il rapporto deficit/pil nel 2012 è pari al 3%. Pressione fiscale al 44%. Consumi in contrazione del 4,3%.
La sede della Banca d'Italia
Nel 2012 il debito è volato al 127% del Pil: si tratta del dato
più alto dall'inizio delle serie nel 1990, rende noto l'Istat. Il
rapporto deficit/pil nel 2012 è invece pari al 3%. Nel 2011 si attestava
al 3,8%. In valore assoluto l'indebitamento netto delle amministrazioni
pubbliche è diminuito di circa 12,4 miliardi di euro, scendendo a meno
di 47,4 miliardi di euro. In volumi il Pil è diminuito nel 2012 del
2,4%. La produzione economica ai prezzi di mercato è stata pari a 1.565
miliardi di euro correnti, con una riduzione dello 0,8% rispetto
all'anno precedente.
IL FISCO - La pressione fiscale nel 2012 è salita al 44%, in
aumento rispetto al 42,6% registrato nel 2011. E questo dato non
poteva non condizionare i consumi. Nel 2012 infatti la spesa per consumi
delle famiglie ha mostrato un'ampia contrazione in volume (pari al
-4,3%), dopo essere risultata quasi stabile nel 2011 (+0,1%). Il calo
dei consumi delle famiglie residenti sul territorio economico è stato
particolarmente marcato per i beni (-7%), mentre la spesa per i servizi
ha registrato una diminuzione dell'1,4%. In termini di funzioni di
consumo, le contrazioni più accentuate hanno riguardato la spesa per
vestiario e calzature (-10,2%) e quella per i trasporti (-8,5%)...continua...http://www.corriere.it/economia/13_marzo_01/debito-pubblico-istat-pil_580e5a68-8261-11e2-
PS: Pd Bersani, se lei ha timore di presentare un governo e pensa che venga meno la fiducia del Parlamento, si ritiri, vada a smacchiare giaguari, vada a sbranare qualcosa/no (!?!), torni a fare il meraviglioso lavoro di suo Papà, ma per cortesia decida, adesso, subito. L'Italia rischia di non esserci più. E questa volta è lei che ha il timone, navighi o naufraghi e non si faccia vedere per almeno un millennio!
umberto marabese
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