PS: ...pensate per un momento se questa "compra vendite delle vacche", fosse stata messa in opera da Berlusconi...! Secondo me avrebbero fatto riaprire Alcatraz!
umberto marabese
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Dopo la spaccatura all'interno del gruppo al Senato sul voto per eleggere il presidente, il portavoce del Movimento 5 Stelle si appella al "codice di comportamento degli eletti"
- Beppe Grillo richiama i senatori M5S al rispetto del "codice di comportamento degli eletti", sottoscritto che prevede l'obbligo di "votazioni in Aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S". "Se qualcuno si fosse sottratto a questo obbligo ha mentito agli elettori, spero ne tragga le dovute conseguenze", conclude. L'invito è alle dimissioni di chi oggi ha votato con il Pd per eleggere Pietro Grasso alla presidenza del Senato.
"Nella votazione
è mancata la trasparenza. Il voto segreto non ha senso, l'eletto deve
rispondere delle sua azioni ai cittadini con un voto palese. Se questo è
vero in generale, per il Movimento 5 Stelle, che fa della trasparenza
uno dei suoi punti cardinali, vale ancora di più. Per questo vorrei che i
senatori del M5S dichiarino il loro voto''. Scrive Beppe Grillo sulla
sua pagina Facebook. "Nel 'codice di comportamento eletti Movimento 5
Stelle in Parlamento' sottoscritto liberamente da tutti i candidati, al
punto Trasparenza è citato: 'Votazioni in Aula decise a maggioranza dei
parlamentari del M5S'. Se qualcuno si fosse sottratto a questo obbligo
ha mentito agli elettori, spero ne tragga le dovute conseguenze",
conclude il leader del M5S.
Ecco come funziona l'espulsione - Beppe Grillo nel minacciare l'espulsione dei senatori che non si sono attenuti alle decisioni del gruppo di Palazzo Madama, fa riferimento al punto 4 del regolamento, quello sulla trasparenza, dove si legge che le "votazioni in aula sono decise a maggioranza dei parlamentari del M5S". Immediato il riferimento alla norma sulle espulsioni dal gruppo, il punto 6 del Codice. "I parlamentari del M5S riuniti, senza distinzione tra Camera e Senato, potranno per palesi violazioni del Codice di Comportamento, proporre l'espulsione di un parlamentare del M5S a maggioranza. L'espulsione dovrà essere ratificata da una votazione on line sul portale del M5S tra tutti gli iscritti, anch'essa a maggioranza".
Ecco come funziona l'espulsione - Beppe Grillo nel minacciare l'espulsione dei senatori che non si sono attenuti alle decisioni del gruppo di Palazzo Madama, fa riferimento al punto 4 del regolamento, quello sulla trasparenza, dove si legge che le "votazioni in aula sono decise a maggioranza dei parlamentari del M5S". Immediato il riferimento alla norma sulle espulsioni dal gruppo, il punto 6 del Codice. "I parlamentari del M5S riuniti, senza distinzione tra Camera e Senato, potranno per palesi violazioni del Codice di Comportamento, proporre l'espulsione di un parlamentare del M5S a maggioranza. L'espulsione dovrà essere ratificata da una votazione on line sul portale del M5S tra tutti gli iscritti, anch'essa a maggioranza".
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