Partono le primarie per il Parlamento. Esclusi sindaci, consiglieri, assessori, europarlamentari. Dubbi e polemiche circa il regolamento interno. Che accadrà adesso?
E cosa succede ora nel Pd? Dopo la grande prova di democrazia che ha dato con le primarie per la scelta del leader, adesso il Partito democratico sembra voler invertire la marcia. Per la scelta dei parlamentari da presentare (Camera e Senato) alle prossime elezioni ha infatti approvato un regolamento che sembra fatto apposta per lasciar fuori una intera classe dirigente, giovane e pragmatica, che si è formata, soprattutto, sui banchi delle amministrazioni locali, comunali e regionali. Restano infatti esclusi dalle competizioni assessori e consiglieri regionali, ma anche sindaci e relativi consigli di Comuni con più di 5mila abitanti.E se la legge nazionale prevede l’incompatibilità solo a partire dagli oltre 20mila abitanti, il comitato elettorale nazionale ha deciso, invece, di abbassare drasticamente la soglia...continua..
http://www.famigliacristiana.it/informazione/news_2/articolo/il-pd-che-ha-paura-dei-suoi-giovani.aspx
PS: Alla domanda....<<E cosa succede ora nel Pd?>>...rispondo io: il Pd-Bersani, prima fa il finto democratico per far "cassa" con le primarie, poi.....chi è andato a votare finisce 2cornuto e mazziato". Bravo Pd Bersani, veramente. Ma credete "voi" che gli elettori del Pd se lo ricorderanno questo sgarbo? Ma nemmeno pensarci!
umberto marabese
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