PS: Torinesi, prima di leggere il "tutto"....sedetevi!
Il Comune è costretto a cedere i gioielli di famiglia in gran parte ai suoi creditori. Che ne approfittano per tirare sul prezzo e ottenere garanzie sui debiti. Di questo passo, per uscire dalle secche ci vorranno almeno 50 anni
Il Comune di Torino vende dei beni ma, anziché incassare quattrini, ne paga. E’ una bizzarria che sembra appartenere soltanto ai conti della Città, inserita nella vicenda delle dismissioni delle partecipazioni. Iren (con il Fondo F2i) compra l’80% della “Trattamento Rifiuti Metropolitani - Trm S.p.A.” – (società a totale capitale pubblico, costituita per la realizzazione del termovalorizzatore del Gerbido e della quale il Comune di Torino è il maggior azionista) per 126 milioni di euro. Lo sconto non è male (10%), poiché il prezzo fissato dal Comune era di 140 milioni. Iren guadagna inoltre la governance dell’azienda nominando l’amministratore delegato e senza che i soci pubblici possano opporsi alle sue scelte strategiche. Però il Comune di Torino è debitore verso Iren di 300 milioni di euro per bollette dell’energia elettrica fornitagli da Iren che non le ha pagato. Per avere i 126 milioni s’impegna a pagarle, entro il 15 gennaio 2013, 150 milioni (la metà del debito), e poi via via il resto. Ora, poiché il Comune deve contabilizzare l’entrata entro il 31 dicembre 2012 per tentare il rientro nel patto di stabilità, lo farà in termini puramente virtuali, poiché nulla resterà nelle sue casse...continua...http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/torino-paga-per-poter-vendere-7814.html
umberto marabese
Nessun commento:
Posta un commento