Lunedì 26 Novembre 2012 - 16:04
ROMA - Attacco frontale di Nichi Vendola al Tg1, colpevole di avere «deformato e disinformato» sulle primarie. «Le primarie sono state trattate come fossero il congresso del Pd. Il grande pubblico del Tg1 della sera, quando milioni di persone sono di fronte al video, ha visto la rappresentazione plastica di una manipolazione», ha detto il presidente di Sel nel corso di una conferenza stampa sul risultato del primo turno. «Giornalismo ignobile». Vendola ha puntato il dito in particolare sui servizi trasmessi nel telegiornale serale di venerdì e in quello di sabato delle 13.30 che, ha sentenziato, «sono un piccolo episodio di giornalismo ignobile, di cui spero ci si potrà lungamente vergognare. È un modo scorretto di deformare la realtà da parte di un certo tipo di ambiente giornalistico abituato a soccorrere il vincitore». «Cambiare l'agenda politica del Paese non significa che, finalmente, quello che faceva il centrodestra, ora lo potrà fare anche il centrosinistra. Io, al contrario parlo della possibilità di far rivivere, dopo tanti anni, il servizio pubblico, imprigionato dalla lottizzazione e dalla subordinazione della professione giornalistica alla volontà del principe di turno».
ROMA - Attacco frontale di Nichi Vendola al Tg1, colpevole di avere «deformato e disinformato» sulle primarie. «Le primarie sono state trattate come fossero il congresso del Pd. Il grande pubblico del Tg1 della sera, quando milioni di persone sono di fronte al video, ha visto la rappresentazione plastica di una manipolazione», ha detto il presidente di Sel nel corso di una conferenza stampa sul risultato del primo turno. «Giornalismo ignobile». Vendola ha puntato il dito in particolare sui servizi trasmessi nel telegiornale serale di venerdì e in quello di sabato delle 13.30 che, ha sentenziato, «sono un piccolo episodio di giornalismo ignobile, di cui spero ci si potrà lungamente vergognare. È un modo scorretto di deformare la realtà da parte di un certo tipo di ambiente giornalistico abituato a soccorrere il vincitore». «Cambiare l'agenda politica del Paese non significa che, finalmente, quello che faceva il centrodestra, ora lo potrà fare anche il centrosinistra. Io, al contrario parlo della possibilità di far rivivere, dopo tanti anni, il servizio pubblico, imprigionato dalla lottizzazione e dalla subordinazione della professione giornalistica alla volontà del principe di turno».
------------------
PS: Compagno Vendola, come hai fatto a credere che quella di ieri potesse essere una leale competizione di idee e non come "fossero il congresso del Pd" da parte dei Tg e sopratutto da parte dei giornalisti?
umberto marabese
Nessun commento:
Posta un commento