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venerdì 3 agosto 2012
La sirenetta di Guantanamo: un vergognoso rigurgito mediatico,
di Massimo Mazzucco - LuogoComune
La medaglia d'oro della sirenetta cinese è andata di traverso a mezzo mondo - il mondo occidentale, ovviamente - scatenando un vergognoso rigurgito mediatico, con accuse più o meno velate di doping che ormai si inseguono da una testata all'altra senza più ritegno. È la classica reazione dei perdenti, che non vogliono ammettere la batosta ricevuta ed accusano il vincitore di aver truccato le carte.
Ma siccome agli esami antidoping Ye Shiwen è risultata perfettamente negativa, nessuno può lanciare accuse apertamente, e lo fa quindi "citando" voci anonime, con le classiche ambiguità di cui i giornalisti mainstream sono ormai maestri impareggiabili.
Scrive ad esempio l'ANSA: "Sul conto della teen-ager più veloce di Michael Phelps continuano le insinuazioni e i veleni: dopo il doping e le manipolazioni genetiche, le scuole della tortura."
Segue un articolo pieno di insinuazioni e veleni che in questo modo - guarda caso - "continuano" a circolare.
"Corpi da flettere e menti da piegare: lo straordinario exploit, attribuito dalla cinesina al ferreo allenamento ricevuto fin da bambina, ha riportato alla ribalta le "Guantanamo sforna-ori" di Pechino."
In poche righe queste "scuole della tortura" sono passate da vaga "insinuazione" a dato di fatto acclarato, trovando anche un'etichetta che le condanna senza speranza: "Guantanamo".
http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/8641-la-sirenetta-di-
PS: Non saper vincere capita molto spesso; non saper perdere è da "vigliacchi"!
umberto marabese
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