di Miguel Martinez - Kelebek Blog
In questi giorni, rovistando tra bancarelle di libri, ho scoperto l’esistenza di un partito politico, nella vecchia DDR, che mi ha fatto riflettere sulla diversità di quel mondo.
“Partito politico” ovviamente non va inteso nel senso delle democrazie occidentali: era il governo a decidere cosa volessero i partiti e non viceversa, e il 25% dei seggi in parlamento erano riservati al SED, il partito nato dalla fusione dei socialisti e dei comunisti; il 15% a testa ai democristiani e ai liberali, già attivi nella Germania orientale prima che nascesse la DDR.
L’autorizzazione di un partito era soprattutto un messaggio a determinate categorie sociali e culturali e un riconoscimento della loro dignità, purché seguissero ovviamente in tutto e per tutto la linea del governo. Autorizzare un “partito democristiano”, ad esempio, voleva dire, “puoi essere un cristiano e un buon cittadino della DDR”...continua...
http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/8704-i-rossobruni-della-PS: La differenza tra "l'occupazione Sovietica" e "l'occupazione USA" nel dopo guerra rispetto ai loro satelliti. Da non perdere !
umberto marabese
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