Fino a oggi, 44 giorni dopo la prima scossa, sono arrivate soltanto carte da firmare. "I lavoratori vanno pagati, le fatture anche e non ci resta che chiedere anticipazioni di cassa". Milioni di euro tra solidarietà e fondo della Protezione civile bloccati dalla burocrazia. Finora ci sono solo fatture su fatture da saldare. E richieste di prestiti con i relativi interessi. Di soldi liquidi, a 44 giorni dalla prima scossa, i sindaci dei tanti paesi emiliani messi in ginocchio dal terremoto ne hanno visti ben pochi. Per toccare con mano le donazioni private infatti bisognerà aspettare mesi. Almeno due solo per quanto riguarda gli oltre 15 milioni di euro raccolti attraverso i messaggi sms solidali. Così come sarà necessario attendere ancora delle settimane per poter attingere ai 50 milioni del Fondo nazionale della protezione civile. Intanto però i fornitori battono cassa e così come i dipendenti comunali, che da più di un mese lavorano senza sosta, sabato e domenica compresi. Così ai comuni non resta altra soluzione che rivolgersi alle banche...continua...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/02/terremoto-i-sindaci-senza-un-euro-costretti-a-chiedere-soldi-PS: Ma voi cittadini italiani credevate a quello che i "vostri" del Pd, che sostengono Monti "il primo Ministro illeggittimo" italiano, vi hanno promesso? Mi dispiace......!
umberto marabese
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