di Giorgio Bongiovanni - www.antimafiaduemila.it
Ormai è sufficientemente provato: la trattativa c’è stata. Parti dello Stato italiano si sono vendute a Cosa Nostra, hanno negoziato, hanno sacrificato la vita di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in perfetta linea di continuità con una gestione del potere che dalla strage di Portella della Ginestra in poi non è mai cambiata.
E dopo settant’anni che il nostro Stato scende a patti con la mafia sarebbe ora di dire: basta!
Non sembrano averne intenzione i rappresentanti delle nostre Istituzioni, se solo ieri, di fronte ai rivoltanti sviluppi dell’indagine sulla stessa trattativa e sul ruolo del Quirinale, il presidente del Senato Renato Schifani ha avuto il coraggio di dichiarare che “attaccare Napolitano significa danneggiare il nostro Paese”. Dichiarandosi onorato di aver potuto collaborare con il presidente della Repubblica, un uomo caratterizzato da “un grandissimo senso dello Stato, una grandissima trasparenza, correttezza e saggezza”. “Valori” che “sono un patrimonio del Paese...continua...
PS: Scritto da Giorgio Bongiovanni....... : << Mi associo per questo a Salvatore Borsellino e al presidente della Commissione europea antimafia Sonia Alfano nel chiedere l’impeachment di Napolitano o, ancora meglio, le sue dimissioni. Per dare un segnale forte al Paese, per prendere le distanze da questa faccenda sporca della trattativa, per far sentire il suo sostegno ai magistrati che indagano su quelle vicende e che rischiano di diventare i protagonisti di una drammatica storia che troppo spesso si ripete.>>
Bella responsabilità: io chiedo, se non è vero non sarebbe più facile far vedere tutto il pacchetto stato-mafia?
umberto marabese
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