di Nicola Villa - www.doppiozero.com
L’interrogativo di questo titolo è lo stesso di un breve saggio di Gerald A. Cohen (pubblicato da Ponte alle Grazie nel 2010) e, come voleva il filosofo canadese morto nel 2009, non ha alcuna connotazione retorica. Oggi forse come non mai, dopo due o tre crisi mondiali determinate dalla finanza e dal mercato, ha senso interrogarsi sull’attualità del socialismo, sulla sua desiderabilità e sua attuabilità. Nella sua argomentazione Cohen prende spunto da un esempio concreto di socialismo attuato oggi in Occidente, un esempio apparentemente assurdo come il campeggio libero: in effetti in un campeggio, dove la finalità comune è il divertimento e il relax, sarebbe impossibile una convivenza mediata dal denaro e dall’utilizzo di oggetti e tempi mercantizzati. In un campeggio esiste, infatti, un accordo non scritto tra i campeggiatori sull’uso collettivo e gratuito degli oggetti, sulla divisione di compiti e sull’organizzazione razionale senza la finalità del guadagno...continua...
http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/8067-socialismo-perche-no.html
PS: Sicialismo? Certo che si!
umberto marbese
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