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lunedì 19 dicembre 2011

NOTAV. Passera non ne azzecca una…

Si tiene come collaboratore l’ex ministro Paolo Romani. Resta azionista di Banca Intesa e quindi socio di Alitalia, in pieno conflitto di interessi. Persevera nella follia della Tav. Primo bilancio sull’ex banchiere allo Sviluppo economico. Diciamola tutta. Al posto di Mario Monti, qualunque altro presidente del Consiglio avesse presentato una stangata da 30 miliardi di sole tasse; dato per certi alcuni tagli e introiti scritti con l’inchiostro simpatico (province, enti inutili, capitali scudati); salvato le Chiese (soprattutto una) dall’Ici; fatto regali clamorosi alle banche avendo tre banchieri ministri; rifiutato l’accordo con la Svizzera per recuperare le tasse sui capitali italiani ivi parcheggiati; nominato sottosegretario alla Difesa un ex manager del gruppo Ligresti, Filippo Milone, condannato per Tangentopoli; sostituito l’amministratore inquisito dell’Enav, Pugliesi, con il suo direttore generale; consentito a Finmeccanica di premiare l’indagato Guarguaglini con una liquidazione di 5,6 milioni; e così via, sarebbe stato crocifisso in effigie sulla pubblica piazza...continua...
http://www.notav.info/news/passera-non-ne-azzecca-una/
PS:<<Lo sa che, per la Tav, si dovranno scavare 80 chilometri di tunnel nella montagna (ricca di amianto e radioattività), con un cantiere di almeno 15 anni e un costo di almeno 22 miliardi? Per perseverare in una simile follia non c’era bisogno di un tecnico. Bastavano i politici e i ladri di prima.>>
Buona notte, umberto marabese

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