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lunedì 5 dicembre 2011

Fiat, la lingua biforcuta di Marchionne

  Sul tavolo c’è il contratto per gli oltre 87mila lavoratori dell’auto, ma la posta in gioco è la sopravvivenza dei piani industriali del Lingotto. Ne sono consapevoli anche i sindacati del Sì (Fim-Cisl, Uilm e Fismic) che pure hanno promosso quest’oggi un presidio davanti all’Unione Industriale di Torino per dare un’accelerata alla trattativa. Fiat perde quote di mercato in Europa e gli analisti internazionali ritengono ormai morta e sepolta “Fabbrica Italia”, progetto inizialmente sbandierato dal vertice aziendale come «il più straordinario piano industriale che il nostro Paese abbia mai avuto»(21 aprile 2010) e via via declassato a semplice «dichiarazione d’intenti»(comunicazione alla Consob del 27 0ttobre) e ridotto in ultimo a «indirizzo». In diciotto mesi Sergio Marchionne si è rimangiato tutto e con la parola anche gran parte della credibilità della sua meritoria battaglia culturale contro le ideologie corporative che da oltre mezzo secolo imbrigliano le relazioni industriali nel nostro Paese...continua...
http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/fiat-la-lingua-biforcuta-di-marchionne-
PS: In campagna elettorale per il comune di Torino, tutti ai piedi di Fassino( per un posto, anche all'ombra....)e Fassino, con Chiamparino, Esposito e tutto il Pd Provinciale ai piedi di Marchionne, e adesso .......
umberto marabese

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