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domenica 11 dicembre 2011

Addio, "Treno del sole". Storie di marinai......

Ho fatto il militare nella Marina Militare a Augusta (SR) da Gennaio 1965 a Giugno del 1966; abitando a Torino ho fatto questo viaggio,A/R, una diecina di volte. Il tragitto era Siracusa- Reggio di Calabria, si cambiava e col "Treno del Sole" una galoppata ...al rilento....si arrivava a Torino: partenza da Augusta(SR) ore 17.30 circa; a Reggio si cambiava verso le 20.30 e finalmente a Torino per le ore 17.00circa ...del giorno dopo. Sopratutto da Siracusa a Messina ho incontrato gente genuina, generosa della quale non dimenticherò mai l'ospitalità. Come i pescatori e i caccciatori, predatori di trote grosse come tonni  poveri passerotti al pari di aquile, anche le storie dei militari e sopratutto quelli dei "marinai", predatori di fanciulle sopratutto sul treno. Ecco la mia di storia di" marinaio" ...predatore. Al mattino sveglia alle 06.30, colazione ediscrsetto del Vice Comandante: "se mi fate fare una brutta figura......addio licenze pagate per almeno un anno!" infatti, per il pomeriggio, ore 14.00, era in calendario una partita di calcio tra la Batteria U3 di Augusta contro i marinai della Base Navale di Augusta: una squadra pari ad un "patino" contro la "corazzata". Chi vince e perchè?Vinciamo noi del patino per 3-0! Come mai? Loro erano scarsi? No! Era noi che, spinti da una licenza premio di 7giorni più il viaggio pagato, e di contro la minaccia del Vice Comandante......c'è li siamo bevuti! Il campo era di sabbia indurita sotto il livello del mare. Doccia, accompagnati fino alla stazione, si parte per Torino! Arrivati a Reggio si cambia sul Treno del Sole e finalmente uno scompartimento vuoto, però, non faccio in tempo a sistemarte lo zaino, che  una signora completamente vestita di nero, compreso il fazzoletto al capo, chiede cortesemente..." possiamo entrare".... : certo, dico io........se possiamo entrare è una frase al plurale...infatti, dietro alla signora, appare una giovanissima e bellissima ragazza!
Capelli lunghi, occhi neri, sorriso contenuto e .........!Sistemati i bagagli, scambiate due parole due, la signora chiede se gentilmente può spegnere la luce perchè stanca. Io che lo ero più di lei ho detto di si. Le si sdraia su tutto il sedile davanti a me e mi chiede......"può mi nipote sdraiarsi mettendo la testa sulle mie ginocchia".....non so se sono riuscito a rispondere , tanto era l'improvvisazione del momento. Detto fatto, mi trovai questa nuvola di neri capelli sulle mie gambe! Ecco il sogno e i fiabeschi racconti dei marinai che si è avverato. Chiudo gli occhi, credo per un'istante, e succede che.....mi sveglio allo stridulio del treno sulle rotaie come se si volesse fermare..... guardo fuori e vedo che stiamo entrando in una stazione: leggo Roma Termini. Mi guardo in giro e non vedo più nessuno, la gentilissima signora in nero e la sua bellissima nipote nemmeno l'ombra! Fino a Torino ho pensato a quello che mi era successo, e non fa certo piacere ai marinai: stanchissimo del giorno prima tra l'alzata alle 06.30, la partita a calcio, la felicità di Tornare a casa.........mi sono addormentato con un ragazza bellissima sulle ginocchia; sono scesi non so dove. Ecco, il "Treno del Sole" portava queste storie, chissà quante: da oggi non c'è più, grazie "Treno del Sud". Questa mia storia, che non credo mi porti gloria maschile, è verissima: lo  giuro da un "marinaio"!

Sergente istruttore Radarista classe 1944, umberto marabese.

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